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Calcio | 23 gennaio 2024, 09:53

L'OMAGGIO A GIGI «Il mio nonno campione, la luce che illumina la mia vita, come i suoi racconti su Leggiuno e il Lago Maggiore»

Lo scorso 7 novembre per i suoi 79 anni gli auguri di compleanno più belli per Gigi Riva erano arrivati dalla nipote Virginia attraverso VareseNoi. Vi riproponiamo quelle parole che racchiudono un uomo e i suoi valori: «Sempre presente, ci capiamo con lo sguardo. I giovani lo ammirano per la sua semplicità. Che emozione quando ho aperto il baule dei suoi ricordi d'infanzia nella casa di Leggiuno»

Gigi Riva con la nipote Virginia

Gigi Riva con la nipote Virginia

Parole bellissime che racchiudono un uomo semplice, riservato, umile, spontaneo, schietto. Sono quelle con cui la nipote di Gigi Riva, scomparso ieri all'età di 79 anni, ha raccontato il suo "nonno campione" a Claudio Ferretti e a VareseNoi in occasione del suo compleanno dello scorso 7 novembre. Il racconto del nonno da parte di Virginia, riproposto oggi, è l'omaggio più puro che VareseNoi possa dare all'uomo e al campionissimo Riva.

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7/11/2023

Nato sulle sponde del Lago Maggiore a Leggiuno il 7 novembre 1944, Gigi Riva compie oggi, 7 novembre, 79 anni: una storia calcistica che è anche umana e sempre attuale quella di Rombo di Tuono. 

Ad uno dei migliori attaccanti della storia del calcio, detentore di un record difficilmente scalfibile, quello dei 35 gol in 42 partite con la maglia azzurra della nazionale, oggi tutto il mondo dello sport fa gli auguri di buon compleanno.

Un sentimento di affetto che parte dalla sua Leggiuno, dal suo lago Maggiore e arriva fino a Cagliari. Anche VareseNoi vuole fare i migliori auguri a Gigi Riva: lo vogliamo fare alla nostra maniera, con un'intervista speciale ad una persona che è nel cuore di Rombo di Tuono, sua nipote Virginia. 

Gigi Riva ha due figli, Nicola e Mauro, e cinque nipoti, tutte femmine: Virginia, la più grande, ha 21 anni. Le altre figlie di Nicola sono Ilaria e Sofia, mentre quelle di Mauro si chiamano Gaia e Cecilia.

Abbiamo intervistato Virginia che attualmente sta svolgendo una stage in Scienze della Comunicazione a Barcellona con il sogno di diventare giornalista sportiva. Sapendo dell'importanza della famiglia nel cuore e nell'animo del grande Rombo di Tuono le abbiamo chiesto di fargli gli auguri attraverso il nostro giornale e di raccontarci del suo nonno campione. 

Tuo nonno ti ha raccontato la sua infanzia trascorsa a Leggiuno?

Premetto che il nonno non è di molte parole e non si dilunga a scendere nei particolari, specie quando racconta della sua infanzia: però mi ha raccontato,  quando da ragazzino prima di andare a giocare al campo di San Primo con i suoi amichetti, doveva andare in chiesa a dire le preghiere pomeridiane perché l'allora parroco don Piero voleva così. 
Poi iniziavano le lunghe partite che duravano sino a sera tardi, quando la mia bisnonna Edi andava a prenderlo nel campetto. Spesso giocava a piedi nudi, per non rovinare le scarpe. Nonno alternava le partite di calcio con l’andare a pescare al lago a Reno ed uscire in barca. Questo nei mesi estivi a scuola terminata.
Tra i suoi racconti quello che mi ha colpito di più e dove ho scoperto la sua grande sensibilità, è stato quello dell'addestramento di un gatto che aveva trovato in giro e al quale aveva insegnato a fare le acrobazie. Sua mamma non voleva farlo entrare in casa ma lui riusciva ugualmente a tenerselo vicino, a giocarci e ad accarezzarlo.

Sei venuta qualche volta a Leggiuno?

Da piccola ci venivo spesso con tutta la mia famiglia. L’ultima volta che accadde avevo tredici anni e ho provato una grande emozione a stare nella casa del nonno con la zia Fausta, zio Paolo e tutti i cugini. Ma l’emozione più grande l'ho vissuta entrando nella camera dove dormiva il nonno e dove ho aperto il baule con parte dei suoi ricordi sia calcistici che di infanzia.
A Leggiuno mi sono divertita tanto, ricordo la spiaggia di Reno, il colore del lago e la brezza lacustre. Nata in Sardegna, sono abituata ad estati calde e quell'arietta frizzante delle ore serali dava sollievo. In quei posti mi sentivo a mio agio, perché molto famigliari.

Tuo nonno è nel cuore di tanta gente e anche di molti giovani che non l'hanno nemmeno visto giocare. Perché secondo te? 

I fortunati che hanno vissuto la sua storia calcistica sono legati a ricordi meravigliosi e a momenti indimenticabili, i giovani invece lo vedono come un modello di vita e si rivedono in lui. Ragazzo semplice che con la volontà e la caparbietà in mezzo a mille difficoltà che la vita gli ha riservato ha raggiunto quello che ha sempre sognato di fare, rimanendo una persona umile, semplice e riservata, nonostante sia un personaggio popolarissimo.
È la semplicità del suo stile che attira i giovani in un mondo come quello attuale dove l’apparenza e la ricchezza sono ritenute cose primarie. Questo senso di semplicità, questa sua riservatezza e l'autenticità come stile di vita sono stati trasmessi ai suoi figli e anche a noi nipoti che gli vogliamo un "oceano" di bene. 

Qual è il rapporto con tuo nonno?

Tutti noi nipoti abbiamo un rapporto speciale con lui, per noi è sempre presente. Personalmente quando ho da prendere qualche decisione importante è lui la luce che mi illumina. Anche adesso che sono in Spagna per questo stage, mi sta aiutando molto, come quando a 16 anni sono andata negli Stati Uniti per imparare meglio le lingue che studiavo.
Con nonno ho un rapporto particolare: quando ero piccola veniva tutte le sere a trovarmi a casa, portandomi ogni volta un regalo diverso. Ho avuto la fortuna di essere la prima nipote. Ora che sono qui mi manca il suo sguardo profondo e i suoi occhi che si illuminano quando sono con lui. Il nostro rapporto è di poche parole ma di intensi e profondi sguardi: percepisco dai suoi occhi il grande affetto che ha nel suo cuore.

Cosa auguri per questo compleanno al nonno?

Che stia sempre in salute, questa è la cosa principale e vorrei anche dirgli che noi nipoti gli vogliamo bene e siamo sempre vicini a lui, può sempre contare su di noi che siamo parte della sua famiglia.

Che regalo vorresti ricevere da tuo nonno Gigi Riva?

Il mio desiderio, ma anche di tutti noi sui famigliari, è quello di vederlo uscire di più, di andare insieme ancora a mangiare e di passare momenti all’aperto, magari anche alla meravigliosa spiaggia del Poetto.

Claudio Ferretti


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