Cotta dopo il crollo del Varese: «Quando sbagli, paghi. Troppi regali, troppi errori»

«Quando sbagli, paghi. Troppi regali, troppi errori» sono le prime parole dell'allenatore Corrado Cotta dopo il crollo (1-3) con il Chisola (leggi QUI e QUI le pagelle), la miglior squadra incontrata finora dal Varese.

«Abbiamo regalato gol, a partire dell'ultimo - aggiunge l'allenatore biancorosso - ma anche sul primo abbiamo concesso una rimessa e con 15-16 persone in area, l'hanno messa sul secondo palo».

«Con un pizzico di fortuna in tre situazioni pulite avremmo potuto riaprirla ma, nonostante questo, abbiamo continuato a regalare campo - prosegue il tecnico - Ciò non toglie che il Chisola si è dimostrato una squadra forte, quadrata, di corsa e di spessore».

«Se andiamo a vedere il secondo tempo, Cassano non ha fatto una parata ma il Chisola, ermetico e quadrato, poteva fare 3 gol in situazioni a campo aperto non su gioco corale, di palleggio o con imbucate. In questi casi servono o l'errore dell'avversario o un colpo come quello di Banfi, con la palla uscita non di molto» aggiunge Cotta.

Da dove si riparte? «Dagli errori grossolani di oggi. Il Chisola aveva voglia di fare risultato e ripartire, noi non è che non ce l'abbiamo messa ma... ripartiamo da qui, portando a Voghera un po' di arrabbiatura. Io rimango con la mia amarezza perché i regali fanno male, anche se l'avversario è stato abile per sfruttarli, e poteva anche finire con uno scarto più ampio» conclude Cotta.

«Abbiamo sbagliato l'atteggiamento iniziale, concedendo troppo - dice Niccolò Cottarelli - siamo riusciti a riprenderla, poi il terzo gol ci ha tagliato le gambe. Siamo andati in difficoltà soprattutto sul gioco aereo e sulle seconde palle. Ponsat? Il suo fisico ha fatto la differenza sull'azione del 3-1. Proveremo a ripartire con tre punti a Voghera. Il gol? Per mio nonno che è mancato due anni fa, la mia famiglia e la squadra».