Ringraziamo l'ex presidente del Città di Varese Stefano Amirante, che però ha più spazio del presidente, per avere avuto il piacere di farsi chiamare - così ci è stato riferito - da tutti i giornali tranne che da VareseNoi per precisare, puntualizzare, specificare a reti unificate sul nuovo stadio cose già dette in conferenza stampa tranne l'unica che conta: chi mette i soldi e perché lo fa.
Scelta azzeccata e lungimirante quella di non farsi contattare da chi oggi non crede minimamente nell'arrivo a Masnago di un disco volante che appare perfetto per una medio alta Premier League, più che per una medio alta serie D. VareseNoi è comunque in buona e foltissima compagnia nel non crederci, ad ogni livello.
Tempi e modi di parlare del nuovo stadio, infatti, sono completamente sbagliati. Al 4° anno di serie D, infatti, dopo ripescaggi falliti o centrati, retrocessioni con metro e senza metro, punti di penalizzazione e squalifiche (13 mesi in tutto all'ex presidente, l'ultimo scadrà a maggio 2024), sarebbe finalmente il tempo di vincere un campionato, trovando il modo giusto per farlo. Che non è quello di rivolgersi ai tifosi del "Città di Varese": per riempire lo stadio, vecchio o nuovo, servono anche quelli del "Varese". E di Varese. Spariti da molto tempo. Chissà perché...