Nei giorni scorsi aveva criticato duramente «nel merito e nel metodo» il rinnovo del contratto di Trenord per altri dieci anni. E questa mattina Giuseppe Licata ha portato il tema in Consiglio regionale attraverso un’interrogazione rivolta al presidente Attilio Fontana – assente – e all’assessore ai Trasporti Franco Lucente.
Per l’esponente di Italia Viva, «la giunta regionale ha perso l’occasione di aprire un confronto vero sul futuro del servizio ferroviario in Lombardia. In questi mesi la maggioranza Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, per una volta venendo meno all’accusa di inerzia che spesso gli viene mossa, si è esibita in una portentosa corsa per finalizzare il rinnovo contrattuale a Trenord prima del 25 dicembre, data dopo la quale la legge avrebbe impedito un nuovo affidamento senza una regolare gara d’appalto. Un iter serrato che non ha messo al centro i noti disservizi lamentati dai pendolari e le possibili soluzioni, ma che ha avuto come imprescindibile punto di partenza, nonché di arrivo, il rinnovo a Trenord, troncando di fatto ogni discussione a riguardo».
«Nessuna corsa – ha replicato l’esponente della giunta Fontana –. Ho coinvolto nella procedura la commissione e messo sempre al corrente il Consiglio. Da parte mia c’è sempre stata massima trasparenza».
Ma Licata ha auspicato un coinvolgimento più «attivo», meno di forma e più sostanziale, aperto anche alle istanze dell’opposizione: «Vogliamo poter intervenire con proposte concrete – ha insistito –. Raccogliamo sul territorio tante problematiche che vorremmo portare ai tavoli per poter incidere, non discutere a cose fatte. Noi siamo sempre disponibili a portare proposte senza pregiudizi ideologici».
Per l’ex segretario provinciale di Italia Viva, si tratta di «una questione di buon senso e di rispetto verso i lombardi». Intanto, conclude, «nella sua risposta l’assessore si è impegnato a una relazione semestrale sui disservizi di Trenord. Molto poco, ma un inizio».