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Salute | 18 settembre 2023, 13:30

«La migliore cura per il tumore al seno? La prevenzione»

Domenica 1° ottobre Varese ospiterà la “Strawoman”, corsa/camminata non competitiva dedicata alla donne. L’evento vede come partner ufficiale il centro Humanitas Medical Care di Varese. Insieme ai suoi professionisti approfondiamo alcuni temi importanti per la salute, al femminile e non solo, partendo dal tema “Correre per battere il tumore al seno: lo stile di vita è importante?”

In vista della Strawoman di domenica 1 ottobre, la senologa Veronica Arlant e l'ostetrica Maria Donadio ci danno alcuni consigli sulla prevenzione del tumore al seno anche grazie all'attività fisica

In vista della Strawoman di domenica 1 ottobre, la senologa Veronica Arlant e l'ostetrica Maria Donadio ci danno alcuni consigli sulla prevenzione del tumore al seno anche grazie all'attività fisica

Domenica 1 ottobre 2023 Varese accoglierà la 13ᵃ XIII edizione di StraWoman, la corsa/camminata non competitiva di 5 km dedicata alle donne. L’evento, di cui VareseNoi.it sarà media partner, è realizzato in collaborazione con Humanitas Medical Care (tutte le informazioni sull’evento e le modalità di partecipazione le potete trovare QUI) e raccoglierà fondi per sostenere i progetti di ricerca sulle patologie femminili.   

Nell’attesa dell’appuntamento, insieme ad Humanitas Medical Care approfondiremo - oggi e nelle prossime settimane pre-evento - alcuni aspetti importanti per la salute, partendo da uno fondamentale come la prevenzione del tumore al seno. Partendo da questa domanda, “Correre per battere il tumore al seno: lo stile di vita è importante?”, ci addentriamo nella materia insieme alla dott.ssa Veronica Arlant, senologa del centro medico e dell’ospedale Humanitas Mater Domini, e alla dott.ssa Maria Donadio, ostetrica in Humanitas Medical Care di Varese e all’istituto di Castellanza. 

Dottoressa Arlant, quali sono i dati del tumore al seno oggi?
In Italia, ogni anno si registrano circa 60.000 nuovi casi di tumore al seno. Questo aumento è dovuto a due fattori principali: da un lato, la maggiore diffusione della cultura della prevenzione, che porta le donne a sottoporsi a screening con maggiore frequenza; dall'altro, il peggioramento dello stile di vita, che favorisce l’aumento del rischio di tumori. 

Quali sono i principali fattori di rischio per il tumore al seno?
I principali fattori di rischio per il tumore al seno sono essenzialmente l’età, la storia familiare, perché che le donne con un familiare stretto che ne ha sofferto hanno un rischio di svilupparlo. Ma anche le mutazioni genetiche, tra le quali alcune - come quelle del gene BRCA1 e BRCA2 - ne aumentano notevolmente il rischio. Altri fattori di rischio sono obesità e sovrappeso, il fumo, l’alcol, l’assenza di attività fisica. Un buon stile di vita può aiutare a ridurre il rischio di tumore al seno, agendo su alcuni di questi fattori di rischio. Parlare con il proprio medico del proprio rischio di tumore al seno può aiutare a identificare i fattori di rischio individuali e a sviluppare un piano di prevenzione personalizzato.

Quali sono i sintomi del tumore al seno?
I sintomi più comuni sono un nodulo al seno, un cambiamento della forma o della consistenza del seno, un rigonfiamento o una secrezione dal capezzolo.

Quali sono i trattamenti per il tumore al seno?
I trattamenti per il tumore al seno sono diversi, dalla chirurgia alla radioterapia fino alla chemio, e variano da persona a persona considerando diversi fattori, come lo stadio della malattia, le caratteristiche della neoplasia e le condizioni generali della paziente. Per una maggior e migliore presa in carico della paziente in Humanitas Mater Domini è presente la Breast Unit, un gruppo multidisciplinare di specialisti esclusivamente dedicati alla cura di questa malattia e composta da medici di chirurgia generalechirurgia plasticaradiologia, oncologia, anatomia patologica, radioterapia, medicina nucleare, ginecologia  e psicologia che  collaborano per offrire risposte tempestive e in linea con gli standard di qualità internazionali. Dagli esami di prevenzione (come la visita senologica, l’ecografia e la mammografia), che possono essere eseguiti anche all’interno del centro medico di Varese in cui sono presenti anche gli specialisti dell’ospedale, fino all’intervento, l’obiettivo è quelli di non lasciare mai da sola la paziente. 

Tra i metodi migliori per “controllarsi” c’è l’autopalpazione. Dottoressa Donadio, di cosa si tratta e quanto è importante questa pratica?
L’autopalpazione è un esame semplice e veloce che può aiutare a individuare eventuali noduli o altri cambiamenti al seno. È importante che tutte le donne, a partire dai 20 anni, imparino ad eseguire l'autopalpazione regolarmente. Si tratta di un ottimo strumento di prevenzione che consente di entrare in confidenza e conoscere meglio il nostro corpo per notare eventuali cambiamenti che possano essere causa di ulteriori approfondimenti. Sicuramente è il primo strumento di prevenzione.

Un buon stile di vita può aiutare a ridurre il rischio di tumore al seno?
Sì, in particolare un'alimentazione sana e l'esercizio fisico regolare, che permettono di mantenere un peso corporeo sano, ridurre i livelli di estrogeni (un ormone che può aumentare il rischio di tumore al seno), migliorare la risposta immunitaria.

Ha qualche consiglio per mantenere un buono stile di vita?
Seguire una dieta sana, ricca di frutta, verdura e cereali integrali; limitare il consumo di grassi saturi, grassi trans e zuccheri; fare almeno 30 minuti di attività fisica moderata nella la maggior parte dei giorni della settimana; mantenere un peso corporeo sano; non fumare; limitare l'assunzione di alcol. È importante però ricordare che non esiste una dieta o un programma di esercizio fisico che garantisca la prevenzione del tumore al seno. Tuttavia, seguire uno stile di vita sano è un modo importante per ridurre il rischio di sviluppare questa malattia.

Per una migliore prevenzione, quali altri visite mediche fare?
La prevenzione del tumore al seno inizia con l'autopalpazione del seno, che dovrebbe essere eseguita ogni mese, dopo il ciclo mestruale. L'autopalpazione consente di individuare eventuali noduli o alterazioni del seno, che devono essere segnalati al medico. Oltre all'autopalpazione, è importante sottoporsi a controlli medici periodici. In Italia, le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni sono invitate a sottoporsi a una mammografia ogni 2 anni. La mammografia è un esame radiologico che consente di individuare eventuali tumori del seno anche in fase iniziale, quando sono più piccoli e più facilmente curabili. Inoltre, le donne con un rischio aumentato di tumore al seno, ad esempio per storia familiare o per mutazioni genetiche, possono essere sottoposte ad altri esami di screening, come l'ecografia mammaria o la risonanza magnetica mammaria. 

Qual è il messaggio più importante da veicolare, anche con iniziative come la Strawoman?
Che la migliore cura è la prevenzione. 

Maurizio Losorgio

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