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Territorio | 27 gennaio 2023, 18:26

Il ricordo e l'omaggio di Sesto Calende ai suoi quattro concittadini uccisi nei campi di concentramento nazisti

Quattro pietre d'inciampo sono state collocate stamattina in occasione della Giornata della Memoria per non dimenticare mai il sacrificio di Carlo Gazzulli, Piero Poli, Attilio Galli e Leandro Mattea. Il sindaco Buzzi: «Hanno dato la vita per dissenso politico, ricordiamo con rispetto e riconoscenza»

Una delle pietre d'inciampo posizionate stamattina a Sesto Calende (foto dalla pagina Facebook del Comune)

Una delle pietre d'inciampo posizionate stamattina a Sesto Calende (foto dalla pagina Facebook del Comune)

Una cerimonia molto partecipata e sentita quella che si è svolta stamattina a Sesto Calende in occasione della Giornata della Memoria.

Grazie ad un'iniziativa di Anpi e della sua presidente Giovanna Gazzetta, patrocinata dal Comune, sono state posizionate quattro pietre d'inciampo per ricordare e omaggiare altrettanti cittadini sestese deportati e uccisi dai nazisti nei campi di concentramento: Carlo Gazzulli e Piero Poli caduti a Dachau, Attilio Galli a Flossenburg e Leandro Mattea a Melk. 

In occasione della giornata della memoria, l'Amministrazione Comunale, in collaborazione con Anpi Varese, ha organizzato questa mattina un incontro in sala consiliare per ricordare i cittadini sestesi deportati dai nazisti.

A ciascuno dei quattro cittadini sestesi è stata dedicata una "pietra d'inciampo", posizionata davanti alle rispettive abitazioni nelle vie Roma, Cavour, Beltrami e Sant'Anna. 

«Ricordiamo oggi persone, concittadini sestesi, che sono state vittime di una delle più aberranti atrocità commesse nella storia dell’umanità - ha detto il sindaco Giovanni Buzzi nel suo discorso -  oggi ricordiamo quattro concittadini che hanno dato la vita per motivi di dissenso politico e non per motivi razziali: verso le vittime non c’è differenza nel compianto, ma nelle vittime del dissenso c’è anche un richiamo ad un valore che è comparabile a quello dell’umanità e il diritto alla vita di popoli e persone e questo valore si chiama libertà. Ricordiamo, ricordiamo con rispetto e riconoscenza». 

M. Fon.

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