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Cronaca | 27 gennaio 2023, 13:19

Ragazzini rapinati e pestati in stazione: un complice dei due aggressori finisce in comunità

Il gruppetto è accusato di aver rapinato e aggredito sulla banchina delle Nord di Busto due giovani. Dopo due arresti dello scorso ottobre, un terzo ragazzo nelle scorse ore è risultato destinatario di una misura cautelare

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Finisce in comunità un complice dei giovani che rapinarono e aggredirono nel giugno scorso in stazione a Busto due ragazzi. Lo scorso 11 ottobre gli agenti della Polizia di Stato di Busto Arsizio avevano arrestato, eseguendo un’ordinanza di custodia in carcere, due autori, un colombiano e un turco da poco maggiorenni, di un’efferata rapina commessa alcuni mesi prima sulla banchina della stazione ferroviaria “Busto Arsizio Nord”.

Alle 7 della mattina del 25 giugno 2022 una Volante della polizia di Stato era intervenuta in stazione chiamata da due giovani, che spiegavano ai poliziotti di essere stati appena picchiati e rapinati da un gruppetto di ragazzi. Mentre erano in viaggio sul treno, arrivati all’altezza di Busto Arsizio erano stati avvisati da un altro passeggero che un ragazzo, approfittando del fatto che uno di loro si era addormentato, gli aveva rubato il cellulare.

I due amici avevano chiesto al presunto ladro di restituire l’apparecchio ma quello, respingendo le accuse, era sceso dal treno con il resto della compagnia. Il derubato e il suo amico lo avevano seguito continuando a chiedere la restituzione dell’iPhone anche perché, avendolo fatto suonare, avevano la certezza che fosse nelle tasche del sospettato.

A quel punto era scattata la reazione del ladro e di uno dei suoi amici che si erano scagliati contro i due malcapitati con pugni e calci continuando a colpirli anche quando erano caduti a terra. Non paghi, gli aggressori si erano anche impossessati dell’orologio e degli occhiali da sole del proprietario del cellulare e avevano tentato di appropriarsi del telefonino dell’amico.

La violenza usata nella rapina era stata poi documentata dai referti del Pronto Soccorso dove alle due vittime erano riscontrate la frattura delle ossa del naso e contusioni e abrasioni in varie parti del corpo.

Gli investigatori del Commissariato avevano subito avviato le indagini per identificare i responsabili, ai quali erano riusciti a dare un nome grazie alle immagini registrate dalle telecamere e alla conoscenza del territorio, trattandosi di soggetti già noti ai poliziotti.

Così come noto era il terzo complice degli arrestati, un italiano di diciassette anni, che si era accanito con calci e pugni sulle due vittime sopraffatte a terra: nei suoi confronti la Procura della Repubblica dei Minorenni ha chiesto l’emissione della misura cautelare del collocamento in una comunità. Provvedimento che gli agenti del Commissariato di via Foscolo hanno eseguito ieri mattina, prelevando il minore dall’abitazione e conducendolo nella struttura educativa.

Redazione

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