In comune a Busto Arsizio sono stati presentati i nuovi corsi per colf, badanti e babysitter a cura della Società Cooperativa Abici, in collaborazione con Domina (Associazione Nazionale famiglie datori di lavoro domestico). Ma anche un altro corso, per ottenere l’assicurazione sugli infortuni domestici, per casalinghe ed anziani.
L'introduzione, a cura dell’Assessore all’Inclusione Sociale Paola Reguzzoni, è stata tutta per i corsi fatti per i rifugiati ucraini ed i percettori di Reddito di Cittadinanza.
Prima i risultati per i rifugiati: «13 donne, di queste 7 hanno ottenuto un lavoro a tempo indeterminato». E per la formazione legata ai percettori: «15 partecipanti, di questi 9 lavorano a tempo indeterminato e 4 sono in attesa di occupazione».
Per l’assessore, questi numeri «danno una bella carica. Con l’impegno, la formazione ed anche la giusta professionalità affiancata alla buona volontà di chi cerca lavoro, è possibile trovare un posto di lavoro anche a tempo indeterminato: è un risultato eccezionale».
Poi è intervenuta l’onorevole Federica Rossi Gasparrini sul tema dell’assicurazione per le casalinghe e i pensionati: «Bisogna fare in modo che le persone siano consapevoli». Infatti, per ottenere l’assicurazione, basta un corso con un costo di iscrizione di 24 euro all’anno deducibile o, per chi non può permetterselo, addirittura gratuito, e un modulo da compilare annualmente. L’onorevole ha proseguito complimentandosi con l'assessore: «Non avendo in tutta Italia assessori come Paola Reguzzoni, le persone non sanno e non si iscrivono». I corsi saranno patrocinati dal Comune di Busto Arsizio.
Roxana Hernandez, della cooperativa Abici, ha spiegato chi può accedere all’assicurazione Inail, specificando anche il luogo e la data di dove si terranno i corsi: «Il 31 gennaio, a Busto Arsizio, si terranno due corsi, uno tra le 10 e mezzogiorno e l’altro tra le 14 e le 16 alla Galleria Boragno».
Per quanto riguarda i corsi di colf, badante e babysitter, saranno sempre gratuiti e composti da un primo modulo di formazione generica di 40 ore, seguito da una specializzazione a scelta tra assistente famigliare o babysitter della durata di 24 ore.
A concludere la conferenza stampa, la testimonianza di due donne ucraine, arrivate in Italia in seguito allo scoppio della guerra. Grazie a questi corsi, attualmente lavorano.
L’assessore Reguzzoni ha sottolineato: «Irina si è laureata in Ucraina, era dottoressa commercialista. Quando è arrivata in Italia si è trovata in difficoltà, a Busto è stata aiutata. Ha scelto di rimanere in Italia, fare il corso di colf e babysitter e oggi lavora. Volevo dare un messaggio: quello che sembra una dequalificazione del percorso professionale rappresenta la dignità di una persona, che viene prima della qualità del lavoro. Si parte sempre da un primo passo e per questo la mia simpatia è diventata rispetto e stima».
Michela Scandroglio