C’è anche lei tra gli atleti che con la splendente Acinque Ice Arena hanno ritrovato una casa dove allenarsi e continuare a coltivare il proprio talento. Ginevra Negrello, varesina, diciotto anni compiuti da meno di un mese, già campionessa italiana di pattinaggio di figura junior nel 2019.
La prima volta che ha indossato un paio di pattini aveva solo tre anni, e da qual momento non li ha più tolti. Parte dell’ASD Varese Ghiaccio, Ginevra vanta tra i senior un secondo posto ai campionati italiani nel 2020, un quarto posto nel 2021 e un altro secondo posto raggiunto un mese fa a Brunico.
Abbiamo incontrato Ginevra proprio alla rinnovata casa del ghiaccio di Varese, inaugurata ufficialmente la mattinata del 15 novembre alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In quella mattinata, sul ghiaccio dell'Acinque Ice Arena si è esibita anche Ginevra, fianco a fianco con la campionessa Carolina Kostner.
Ginevra ci ha parlato di questo, dei recenti campionati italiani, fino a quelle che sono le sue passioni fuori dalla pista.
Un altro secondo posto raccolto a livello nazionale: contenta o hai accarezzato anche qualcosa di più...?
Sono contenta, perché arriva alla fine di un periodo difficile, soprattutto dopo che per molto tempo non ho potuto allenarmi qua e dovevo andare tutti i giorni a Milano. È stato molto difficile e sono contenta.
Com’è stato allenarsi in questi due anni lontano da Varese?
Non è stato semplice né per me né per le altre ragazze, ma neanche per la mia famiglia dal punto di vista logistico con i trasporti, anche organizzarsi con la scuola e dal punto di vista economico. Soprattutto l’anno scorso è stato ancora più difficile, perché il primo anno avevamo la speranza di avere una pista di riserva, invece l’anno scorso eravamo rassegnati ad aspettare.
Ora potete allenarvi in questo impianto messo a nuovo…
A me è sempre piaciuto anche prima, ora è più moderno, come struttura è molto luminosa e ha tantissimi nuovi spazi, anche con la piscina e la palestra, e soprattutto fa molto meno freddo di prima, dovremmo essere abituati ma in realtà fa piacere. Sono felicissima di questo nuovo impianto.
Il giorno dell’inaugurazione hai pattinato insieme Carolina Kostner, com’è stato?
Molto emozionante, un’esperienza unica che non so se mi ricapiterà nella vita, sia vedere il Presidente sia pattinare con Carolina. Era la prima volta che la conoscevo, che parlavo e mi confrontavo con lei, è veramente una persona buona. Mi ha dato un sacco di consigli per superare momenti difficili, lei che ha un sacco di esperienza e di queste cose ne sa più di tutti.
Possiamo immaginare i sacrifici fatti da te e dalla tua famiglia per poter gareggiare a questi livelli…
Sicuramente, ma l’ho sempre fatto con piacere. Fino a una certa età lo fai inconsciamente e per divertimento, non ti rendi bene conto. Quando inizi a crescere, soprattutto se arrivi a livelli alti, diventi più consapevole ed è più difficile, però ne vale la pena. A scuola ho un programma differente, non esco mai durante la settimana e durante il weekend mi riposo. Sono sacrifici ma valgono la pena, soprattutto quando arrivi in gara e riesci a fare quello che vuoi.
Il pattinaggio rimane più una passione o ormai lo vedi come un lavoro?
Non direi che ora è un lavoro, ma mi sono accorta che non è più solo una passione come quando avevo 12 anni e venivo solo per divertirmi, ma alla base c’è sempre quello. Se arriverà un momento in cui non mi piacerà più o mi peserà o capirò che non è la mia strada non continuerò, anche perché se fai una cosa che non ti piace non ottieni i risultati.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi? Pensi anche alle Olimpiadi di Milano-Cortina?
Non mi piace molto pensare al futuro, perché le cose possono cambiare molto in fretta nello sport. Sicuramente ho degli obiettivi non in termini di prestazioni ma di realizzazione personale: andare alle gare, fare bene, fare tutto quello che so fare e dimostrare il mio valore, cerco di lavorare ogni giorno. Olimpiadi? Ogni tanto ci penso, sarebbe bello e poi sono in casa. Ma non è una cosa a cui penso seriamente ora.
Che ragazza è Ginevra quando non si allena?
Mi piace molto studiare, quando torno a casa ogni tanto non ho voglia ma non è un peso, mi piace. Poi sono una grande appassionata di Formula 1, il mio pilota preferito è Verstappen, i weekend sono riservati a quello. Poi mi piace cucinare, passare il tempo con i miei due cani, con la famiglia e gli amici.
Come riesci a conciliare il pattinaggio e la tua vita privata?
È una parte molto importante della mia vita, mi occupa una gran parte delle giornate e molte energie vanno in questa cosa. Però ho capito che resta uno sport, non può essere tutta la mia vita perché possono succedere molte cose. È una parte importante ma c’è altro, prima o poi dovrò smettere, perciò è importante avere altre cose o altri progetti.
Dopo aver ritrovata la sua casa di via Albani anche la squadra di hockey è ripartita forte…
Vedo che i Mastini stanno andando molto bene e ogni tanto con le mie compagne veniamo a vederli. Sono contenta che anche loro, dopo questi due anni difficili, stiano ottenendo buoni risultati e stiano giocando qui.
Cosa diresti alla Ginevra di tre anni che muove i suoi primi passi sul ghiaccio?
Sicuramente di essere felice per quello che riuscirà a fare. Da piccoli si dice “Voglio diventare bravissima” ma è molto difficile, essere riuscita ad arrivare qui a volte lo si dà per scontato, ma è una cosa di cui essere contenti. Poi le direi di non aspettarsi un percorso lineare, le difficoltà sono tante ma bisogna imparare a superarle. E ovviamente di divertirsi.