Le pensioni svizzere percepite da cittadini italiani, indipendentemente dal luogo dove vengono riscosse, devono essere sottoposte alla stessa tassazione, ovvero il 5%: lo chiarisce definitivamente una norma voluta dal ministro Giancarlo Giorgetti contenuta nella legge di bilancio approvata lunedì scorso dal Consiglio dei ministri e retroattiva al 2015.
«È un segnale importante e concreto – afferma Giorgetti – per i tanti frontalieri della zona ai quali avevo promesso risposte su alcune questioni. Questa era ancora irrisolta provocando, negli anni, tantissimi ricorsi da parte di chi, percependo la pensione svizzera in Italia, si era visto arrivare una richiesta di tassazione diversa e più alta. Abbiamo fatto chiarezza, in breve tempo».
Nei prossimi giorni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita a Berna e «questa – prosegue – sarà occasione per ribadire l’importanza dei rapporti transfrontalieri fra Italia e Svizzera. Dalla definizione dei nuovi accordi sono trascorsi più di 5 anni ed è evidente che nel tempo trascorso è letteralmente cambiato il mondo. Diventa quindi importante aggiornare le questioni di comune interesse, a partire da quelle fiscali ed economiche. Non limitandoci alla ratifica degli accordi, ma rivedendone le parti già diventate “vecchie”. E considerando la necessità del riconoscimento di regole speciali per i territori di confine, in grado di colmare gli svantaggi competitivi tra i territori di confine».
«Grazie alla Lega al governo e al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per essere intervenuti concretamente per fare chiarezza su una questione di fondamentale importanza per tantissimi frontalieri. Durante la pandemia avevo seguito personalmente le problematiche che li riguardavano da vicino e questo ulteriore risultato è una buona notizia», dichiara Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega.
«Oltretutto – aggiunge – la misura è retroattiva al 2015 e quindi risolve le controversie giudiziarie di tantissimi cittadini italiani che, percependo pensioni svizzere, si erano visti applicare tassi più alti e avevano fatto ricorso. Un bel segnale di buongoverno già nella prima manovra di bilancio scritta da questo governo» conclude.