All'appello i ragazzi, che su cambiamento climatico e mobilità hanno una sensibilità profonda. Quindi il futuro, quello che è già qui oggi per citare l'assessore Salvatore Loschiavo: è lui che ha aperto il convegno della Settimana europea della mobilità accanto al comandante della polizia locale Claudio Vegetti ai Molini Marzoli Busto Arsizio.
Ma spesso è il passato che insegna. L'ha mostrato oggi il mobility manager, ovvero il commissario Giuseppe Vaccarino, rivolgendosi ai ragazzi con riflessioni e immagini. Una che ha aperto un mondo, nella sua semplicità, piazza Manzoni. Ma com'era un tempo.
A voi ragazzi
Ai ragazzi si sono rivolti con decisione appunto Loschiavo e Vegetti. «Avete accolto questo invito e accettato la sfida - ha detto l'esponente della giunta Antonelli - Quasi un anno fa abbiamo scelto di puntare su un assessorato alla mobilità, poi la sfida è diventata dare contenuti. La vogliamo raccogliere con coraggio e impegno». E il comandante ha insistito sull'importanza di una mobilità sostenibile, alternativa: «Vogliamo recuperare spazi urbani per voi».
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Così come l'europarlamentare Isabella Tovaglieri ha sottolineato, citando il dramma delle Marche: «Ecco gli effetti del cambiamento climatico. Ma voi giovani siete i primi consapevoli. Va contrastato con politiche concrete».
Come prima
E di politiche concrete, ritagliate sulla città, si è parlato anche guardando ai test di pedonalizzazione o di sguardo comunque diverso sulla fruibilità degli spazi.
Fondamentale è il database - ha spiegato il mobility manager Giuseppe Vaccarino - con la raccolta di informazioni sugli spostamenti per ragione di lavoro o scuola. Poi, lo sguardo si posa proprio in un luogo dove esiste un istituto scolastico. Piazza Manzoni, oggi invasa dal traffico e meno male che la rotatoria vicino alla chiesetta di Madonna in Prato e al grattacielo ha almeno tagliate le cose.
Ma il commissario Vaccarino mostra una vecchia fotografia: «Questa è piazza Manzoni, un po' diversa da com'era... mi dà un senso di sicurezza e vivibilità che ora non può darvi oggi». Non basta la nostalgia, però, «volevamo fare qualcosa di pratico per dimostrare che si può cambiare». A questa visione di ieri si collega l'intervento sulla zona a traffico limitato estesa in questa settimana e al Cavallotti Garden creato in questi giorni. Dai ragazzi parte l'applauso.
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