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Varese | 16 agosto 2022, 09:44

La raccolta dei rifiuti a Varese vista da Italexit: «Riteniamo necessario segnalare alcune criticità»

Con una lettera firmata da Orietta Chiaravalli, ex candidata al Consiglio Comunale della città, il partito fondato da Gianluigi Paragone ha voluto porre l’attenzione su alcuni disservizi coincidenti con il cambio d’appalto di alcuni mesi fa. Nel mirino, tra le altre cose, le dimensioni dei bidoni, l’aumento della Tari e gli orari degli uffici d’informazione

La raccolta dei rifiuti a Varese vista da Italexit: «Riteniamo necessario segnalare alcune criticità»

La voce del partito Italexit si fa sentire sulla questione raccolta rifiuti nella città di Varese. Lo fa con una lettera firmata da Orietta Chiaravalli, ex candidata al Consiglio Comunale alle ultime elezioni.

Sono cinque le «criticità» coincidenti con il cambio dell’appalto del gennaio scorso su cui la lettera vuole porre l’attenzione. Riguardano principalmente le dimensioni dei bidoni, la mancata distribuzione dei contenitori alle aziende, la modalità di raccolta dell’umido, l’incrementi della Tari e, infine, gli orari degli uffici d’informazione.

Qui sotto la lettera completa:

Alcune osservazioni riguardanti la nuova modalità di raccolta rifiuti nella città di Varese.

La raccolta rifiuti a Varese è stata data in appalto a partire dal gennaio del 2022 alla Ditta Sangalli e da quel momento sono state introdotte delle modifiche rispetto alle precedenti modalità operative; il cambiamento può essere senz'altro un fattore positivo sempre che ci sia un miglioramento rispetto agli anni passati ed è anche per questo che riteniamo necessario segnalare alcune criticità che sono sopraggiunte insieme al cambio della gestione, in particolare:

- sono stati consegnati dei bidoni rifiuti di dimensioni più ridotte rispetto a quelli di prima, così che per i condomini con numerose unità immobiliari questi contenitori del vetro, carta e umido risultano assolutamente insufficienti.

- le aziende varesine non hanno ancora ricevuto i contenitori, siamo oramai alla fine di luglio e alle loro pressanti richieste è stato risposto che sarebbero arrivati alla fine della distribuzione ai privati.

- è cambiata la modalità di raccolta e in particolare i sacchetti per l'umido, che vengono ritirati settimanalmente, sono inferiori al numero delle settimane dell'anno.

- ma soprattutto, a fronte di questi primi disservizi, non si è compresa la necessità della sostituzione dei contenitori anche perché questo ha comportato un incremento non indifferente della TARI.

- da ultimo, i nuovi uffici di informazione hanno orari di apertura assolutamente limitati.

Orietta Chiaravalli, Italexit”.

Lorenzo D'Angelo

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