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Territorio | 10 giugno 2022, 10:36

Ladri di fiori ad Angera, preso di mira il nuovo giardino fiorito sul lungolago e anche il cimitero

Diverse e sempre più frequenti le segnalazioni arrivate in Comune. L'amarezza del sindaco Paladini Molgora: «Mi fidavo del buon senso della gente, ma oltre alla cartellonistica che descrive le tipologie delle essenze, scriveremo che i fiori non si possono calpestare e raccogliere. Spero di non dover arrivare a recintare il giardino»

Ladri di fiori ad Angera, preso di mira il nuovo giardino fiorito sul lungolago e anche il cimitero

Ladri di fiori e di bellezze che appartiene a tutti ad Angera, dove in Comune sono sempre più frequenti le segnalazioni di cittadini che denunciano furti e sparizioni dal nuovo giardino fiorito sul lungolago, da poco inaugurato e non ancora completato e persino dalle tombe del cimitero. 

«Il giardino fiorito peraltro non è ancora ultimato - sottolinea il sindaco Alessandro Paladini Molgora - mancano ancora i pannelli che descrivono le tipologie di fioriture, l’importanza dei fiori per gli impollinatori, quindi per il 70% di frutta e verdura che troviamo sulle nostre tavole».

L'amarezza del primo cittadino davanti a questi comportamenti incivili e irrispettosi è evidente. 

«A questo punto - prosegue Paladini Molgora - dopo aver visto questo atti anche se prima non lo ritenevo necessario perché confidavo sul buon senso della gente, dovrò provvedere a metterne più di un cartello con le indicazioni a non entrare nel giardino, a non calpestare i fiori, a non raccoglierli, a non sdraiarcisi sopra».

Al nuovo giardino fiorito che impreziosisce ulteriormente la bellezza del lungolago angerese devono ancora essere posate anche le casette delle api e una seduta comoda anche nello spazio immerso tra i fiori. 

«Dovrò scriverci anche di non farci i bisogni dentro? - prosegue il sindaco di Angera - qualcuno mi ha anche consigliato di mettere una recinzione, ma trovo brutto far perdere quel senso di naturalezza che adesso c’è, ma probabilmente hanno ragione loro».

Matteo Fontana

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