Il ricordo di una persona che non c’è più può sopravvivere nei superstiti attraverso la sepoltura.
E’ con il concetto consegnato alla storia dal poeta Ugo Foscolo attraverso una delle sue composizioni poetiche più note e complesse, “Dei Sepolcri”, che il sindaco di Mesenzana, Alberto Rossi, ha sottolineato il senso dell’iniziativa che si è svolta questa mattina sul piazzale delle scuole medie di Mesenzana.
In questo luogo simbolico è stata inaugurata una targa dedicata ai giovani Giada e Alessio Rossin, i ragazzi di 13 e 7 anni uccisi nel sonno dal padre all’alba del 24 marzo scorso, nella villetta di via Pezza dove abitavano, a pochi metri dal luogo della celebrazione odierna.
Un luogo che poco prima di mezzogiorno si è riempito di famiglie, compagni dei due ragazzi, amministratori locali, con una delegazione di sindaci della zona e con il presidente di Comunità Montana Valli del Verbano, Simone Castoldi: tutti visibilmente emozionati, con le lacrime agli occhi, perché il solo pensiero del dramma che meno di tre mesi fa ha stravolto la vita del piccolo borgo della Valtravaglia, ancora provoca grande sconforto e disorientamento.
Ma, come recita la targa realizzata dalla tipografia locale Marwan e posizionata all’ingresso dell’istituto, “se il vostro ricordo sarà in tutti noi, voi sarete sempre qui nei nostri cuori“.
«Una promessa è un debito – ha aggiunto il primo cittadino Rossi, rifacendosi al desiderio espresso dall’amministrazione comunale a margine delle esequie dei ragazzi, e riguardante la realizzazione della targa svelata oggi – Vogliamo che nei tempi a venire ci si ricordi sempre di chi erano Alessio e Giada e della tragedia che ha colpito il nostro paese».
Strazianti, a seguire, le parole pronunciate da Luana Vivirito, madre delle due giovani vittime, in quello che sarebbe dovuto essere un giorno di gioia, ma che comunque è stato a suo modo speciale, grazie all’abbraccio collettivo riservato dalla comunità alla trentacinquenne e alla sua famiglia: «Oggi Alessio avrebbe compiuto 8 anni. Purtroppo non ci è più concesso festeggiare compleanni con lui, ma possiamo ancora festeggiarli per lui. Auguri, Alessio».
Sulle note dell’arpa di Elena Guarneri la targa ha fatto la sua comparsa sul piazzale della scuola “Domenico Zuretti”: con i colori dell’arcobaleno a fare da cornice attorno ai nomi di Giada e Alessio, sarà d’ora in avanti una presenza fissa all’inizio e alla fine di ogni giornata trascorsa tra i banchi.
La dirigente scolastica Katia Fiocchetta ha annunciato l’avvio delle procedure per il riconoscimento del diploma post mortem a Giada: un altro modo per legare in eterno il suo nome e il suo ricordo al luogo che custodiva i suoi sogni da giovane studentessa. Le sue compagne e gli amichetti del fratello minore, infine, stretti attorno a mamma Luana, hanno liberato in cielo dei palloncini. «Auguri Ale», hanno urlato in coro.