La storia di Piero, il cane che è entrato oggi nel canile di Varese, non è molto diversa da quella di molti altri quattro zampe che da qualche tempo i volontari della Lega del Cane vedono arrivare in via Friuli: un abbandono sospetto, tanto quanto il ritrovamento. Questa volta però, Piero aveva con sé anche la sua valigia.
Accanto a lui nell’androne di un condominio di Varese, è stato trovato anche un borsone con tutti i suoi “effetti personali”: i guinzagli, la ciotola, i giochi e persino una confezione di salviettine di Trenitalia, come se fosse davvero arrivato a Varese dopo un lungo viaggio.
«Siamo allibiti da tutti questi cani ritrovati sul nostro territorio, dove il fenomeno dell’abbandono, come quello del randagismo, non ci sono più – spiega la presidente Lndc Varese, Alessandra Calafà - La storia di Piero è ormai comune a tanti cani e con le altre associazioni ci stiamo facendo delle domande, soprattutto riguardo il modo sospetto in cui vengono ritrovati. Abbiamo fatto una cartina del fenomeno dal 2017 ad oggi e i dati sono emblematici».
Il sospetto è che si tratti di staffette, ovvero cani che le persone pensano di salvare dal sud Italia e che fanno arrivare nei nostri canili, senza le dovute precauzioni e il sostegno delle associazioni e dei medici veterinari. Viaggi traumatici, poco sicuri per gli animali, e che mettono in pericolo anche gli altri ospiti dei rifugi perché spesso portatori di malattie, come la leishmaniosi.
Piero è stato in “quarantena” al canile sanitario di Cittiglio prima di essere trasferito a Varese. «Sta bene sotto il profilo fisico, ora attendiamo la valutazione dei nostri educatori per capire se abbia subito traumi e che effetti abbiano eventualmente lasciato su di lui e sul suo carattere. Lo aiuteremo ad affrontarli e cercheremo per lui una famiglia adatta alle sue esigenze».
Ci vorranno almeno una decina di giorni perché Piero si adatti alla sua nuova realtà. La vita in canile non è semplice, soprattutto nella struttura di via Friuli, ormai inadatta ad ospitare gli animali. «Siamo al lavoro con le nostre architette sul progetto del nuovo canile - aggiunge – e abbiamo trovato nella nuova assessora grande disponibilità. Speriamo si possa procedere spediti, noi ce la stiamo mettendo tutta». Come del resto la Lega del Cane fa per cercare di rendere accogliente il canile di Varese. A tal proposito, chi volesse contribuire all’acquisto di cucce riscaldate e materiali utili (leggi QUI), può farlo anche attraverso la Rete del Dono (clicca QUI)