Non parla Ezio Rossi.
Ma non si pensi male: quel mister che nelle sconfitte è stato sempre il primo a metterci la faccia, oggi - dopo il 4-0 al Ligorna (clicca QUI per la cronaca) - lascia cavallerescamente spazio ai suoi soldati.
Vanno loro sotto i riflettori (clicca QUI per le pagelle): «Meritano loro, non merito io. Piraccini, Monticone e Pastore, che è il simbolo di questa vittoria».
Ed eccolo Pastore: «Ringrazio il mister per le parole e per la fiducia. Mi chiede sempre di dare il massimo: sono entrato dalla panchina e ho dato tutto. L’assist a Minaj? Sono partito con l’intenzione di fare gol, poi l’ho visto che mi gridava di passare e allora ho deciso di dargliela, come è accaduto tutta la settimana in allenamento. Titolare alla prossima? Lo deciderà Rossi, io sono a disposizione».
Dopo di lui a parlare è Luca Piraccini: «Dedico il gol alla mia famiglia, alla mia compagna Isabella e a mio figlio Pietro che è nato 15 giorni fa. Ma anche ai miei compagni, perché è stato un periodo difficile. Non eravamo scarsi prima non siamo fenomeni oggi: ripartiamo sia dagli errori che dalle cose positive».
Infine Monticone: «Ci volevano sia la vittoria che gli zero gol subiti. Dentro lo spogliatoio ci siamo sempre detti che dovevamo dare di più e quello di oggi è stato un piccolo, grande passo. Abbiamo letto bene ogni singolo momento: è un segno di maturità».













