La pandemia e l'emergenza sanitaria legata al Covid ha mandato in rosso i bilanci del 2020 delle quattro parrocchie che compongono la comunità pastorale di Gavirate e Comerio.
Cifre e conti dettagliati che il parroco don Maurizio Cantù ha voluto condividere, con trasparenza, con i fedeli e i cittadini, pubblicandoli sull'informatore parrocchiale.
L'esercizio 2020 della parrocchia di San Giovanni di Gavirate si è chiuso con un disavanzo di 146 mila euro, dovuto a minori entrate del 37% pur con una diminuzione delle spese del 13%. La gestione straordinaria ha visto l'abbattimento del vecchio oratorio ormai pericolante e la realizzazione del 1° lotto per ristrutturazione dell'oratorio stesso, con sostituzione dei serramenti, l'allargamento della scala esterna e l'abbattimento delle barriere architettoniche: lavori per cui rimangono da pagare anche 135 mila euro. «Nonostante le restrizioni legate alla pandemia non è mancata la generosità dei fedeli per fronteggiare questo grosso impegno con specifiche offerte che ammontano a quasi 40 mila euro - sottolinea il parroco - si confida nella generosità dei fedeli della comunità pastorale continuerà anche per poter affrontare i lotti successivi, dando così la possibilità ai nostri ragazzi di frequentare un oratorio sicuro ed accogliente».
Buone notizie invece per quanto riguarda la parrocchia di San Michele di Voltorre, dove il calo delle entrate è del 40% dovuto al fermo delle varie attività parrocchiali, mentre le spese sono calate del 19%, ma per quanto concerne la gestione straordinaria relativa al restauro dell’antica chiesa di San Michele, l'arrivo di contributi dal Comune e dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto ha permesso di estinguere i debiti e chiudere il 2020 con un avanzo di gestione di 15 mila euro. «Doveroso inviare un particolare ringraziamento all’amministrazione comunale di Gavirate, alla Fondazione del Varesotto ed a tutti i fedeli, contenti per essere riusciti a riportare al suo splendore l’Antica Chiesa di San Michele» afferma don Maurizio.
Per quanto riguarda la parrocchia dei SS Ippolito e Cassiano di Comerio, il bilancio 2020 si è chiuso con un disavanzo di circa 11.500 euro legato al fatto che chiaramente l’importo delle entrate a causa del Covid è diminuito di circa la metà. Anche le spese per le utenze hanno avuto una sensibile riduzione causa il mancato utilizzo della chiesa parrocchiale. Le entrate sono diminuite in termini percentuali di quasi il 51% a fronte di una diminuzione dei costi del 34%. «Tuttavia - commenta il prevosto - non vi sono disequilibri finanziari e la solidità economica della parrocchia è assolutamente certa anche dal riscontro dei saldi della banca. Aggiungiamo che si avvicina il momento in cui bisognerà mettere mano alla chiesa parrocchiale: verificare e sistemare la copertura, rifacimento impianto elettrico e di illuminazione, restauro delle pareti e delle volte».
Infine la situazione della parrocchia dei SS Vitale e Agricola di Oltrona che chiude il bilancio con un disavanzo di 59 mila euro, con diminuzione delle entrate del 69%. «Il disavanzo è dovuto anche alla conclusione dei lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale, che erano già stati commissionati prima della pandemia, e che comunque per buona parte sono stati finanziati da contributi specifici per i quali si ringraziano la Fondazione UBI, il Ministero dei Beni Culturali, la Regione Lombardia, i fedeli € 8.010,00. La situazione debitoria della parrocchia conseguente ai lavori eseguiti è pari a 126 mila euro circa ed è in linea con quella dello scorso anno. Il completamento del restauro della chiesa, ora ritornata all’antico splendore dopo quasi 20 anni di interventi è una grande soddisfazione per la comunità di Oltrona e Parrocchia dei SS Vitale e Agricola» conclude don Maurizio.