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Territorio | 30 giugno 2021, 08:24

A Olgiate fiamme sul ddl Zan, poi si raggiunge un'intesa

La minoranza presenta una mozione, la maggioranza non ci sta perché il ddl è ancora in fase di studio. Alla fine la proposta: ritirare il documento e lavorarci insieme

Il municipio di Olgiate

Il municipio di Olgiate

È stato un finale col botto quello dell’ultimo consiglio comunale olgiatese, quando la maggioranza ha minacciato di lasciare l’aula e non partecipare alla discussione della mozione presentata dal gruppo Olgiate Insieme avente all’oggetto il ddl Zan.

Oggetto della mozione presentata dal gruppo di minoranza, che contiene al suo interno una disamina dei principi della norma e rivolta alla più alte cariche della Repubblica Italiana a partire dal presidente Mattarella, la richiesta che il consiglio comunale olgiatese chieda «che il ddl Zan venga effettivamente discusso in maniera approfondita visto il carattere antropologico di cui è portatore. Quindi che nella sua formulazione si tengano presenti tutte le esperienze personali e che ciascuno si possa sentire tutelato nella propria espressione di vita senza venire minacciato dalla legislazione per la manifestazione di idee o atti, sempre che non siano contrari ai valori della nostra Costituzione».

Sia la richiesta che la formulazione del testo non sono state condivise dalla maggioranza, poiché, come ha spiegato il consigliere Nicola Puddu a nome del gruppo «riteniamo che la questione, così come è stata presentata e articolata, non riguardi il territorio e l’ambito comunale. Vogliamo precisare che siamo tutti contro qualsiasi forma di violenza e discriminazione ma riteniamo che un’amministrazione Comunale e i suoi Consiglieri debbano rappresentare la parte politica più vicina al territorio e ai Cittadini pertanto è nostro dovere mettere in atto azioni concrete e non solo “atti simbolici”».

I rappresentanti di Paese da vivere, però, hanno tenuto a ribadire che la situazione sarebbe stata ben diversa se fosse stato loro chiesto di attivarsi in prima persona appunto in azioni concrete atte a combattere le discriminazioni a livello territoriale.

«Ricordiamo al consiglio comunale – ha proseguito il consigliere Puddu – che nel nostro comune le discriminazioni vengono già contrastate da anni, attraverso la prevenzione di certi atteggiamenti attraverso campagne di educazione. Ciò è possibile anche grazie a forme di collaborazione essenziali con ad esempio quelle con le scuole, le associazioni e la Polizia Locale, con programmi mirati di diversa natura come i progetti contro il bullismo/cyberbullismo e l’educazione sessuale».

Ad intervenire è stato anche il sindaco Gianni Montano, che ha sottolineato come l’unica soluzione fosse quella di ritirare il punto per rivedere il documento presentato, trasformandolo in una ferma condanna di ogni tipo di discriminazione.

«La mozione così com’è è invotabile – ha sottolineato il sindaco Montano – non siamo noi deputati a prendere una posizione su un ddl che è ancora in fase di studio e si sta dibattendo nelle sedi preposte. È un tipo di posizione che non compete al consiglio comunale, che per sua natura non legifera; ci viene chiesto di trascendere il nostro compito: rappresentare la cittadinanza; entrare nel merito della discussione del ddl in questa fase ci sembra inopportuno e quindi se si arriverà alla votazione lasceremo l’aula».

Dopo un confronto che ha coinvolto il primo cittadino e il consigliere Enrico Vettori, è giunta quindi una proposta che è stata alla fine accolta dal gruppo Olgiate Insieme: «ritirate la mozione – ha concluso Montano – e lavoriamoci sopra insieme, con il proposito di trasformarla in una richiesta di prendere posizioni nette condannando ogni forma di discriminazione; in questo caso noi la voteremo subito».   

Loretta Girola

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