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Economia | 30 marzo 2021, 13:11

Confuto, ergo sum: è la squadra dell’Iis Alfano di Termoli a vincere il torneo nazionale "Debate: che Impresa"

Semifinali e finali della competizione mossa da ragionamenti, collegamenti e confutazioni hanno conquistato in diretta su youtube, ospitate virtualmente dalla Liuc. Il rettore Visconti: «Un percorso comune e sinergico»

Confuto, ergo sum: è la squadra dell’Iis Alfano di Termoli a vincere il torneo nazionale "Debate: che Impresa"

Intenso e seguito il Torneo "Debate: che Impresa!". Per la prima volta un Debate tematico, giocato a livello nazionale da 10 squadre di studenti della Scuola secondaria di II grado provenienti da Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise e Piemonte, organizzato dall’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa, da Fondazione Dalmine, Fondazione Giuseppe Merlini, Museimpresa, Società Nazionale Debate Italia e Liuc.  

Le gare

Sabato 27 marzo è avvenuta la fase conclusiva, con le semifinali e le finali ospitate virtualmente all'università di Castellanza. Ha trionfato “Confuto ergo sum”, squadra dell’Iis Alfano di Termoli, provincia di Campobasso (preparata dal tutor Mario Mascialongo). Al secondo posto “Carducci” del liceo Classico Carducci di Nola, provincia di Napoli, (tutor Luigi Napolitano). Terze classificate, le due squadre “EcoBio” e “Sapiens” dell’Iis Fortunato di Rionero in Vulture, provincia di Potenza (con la tutor Vittoria del Popolo).

Inoltre il titolo di miglior Debater a Flavia Francolino, del liceo Classico Carducci di Nola: «È stata una bellissima esperienza, ho approfondito temi interessanti e mi sono davvero arricchita. Questo premio mi fa davvero molto, molto piacere». 

Al di là dei piazzamenti - sottolinea la Liuc - è l’anima di una competizione mossa da ragionamenti, collegamenti e confutazioni ad aver conquistato partecipanti e pubblico in diretta Youtube: 1Gli studenti hanno argomentato sull’introduzione delle nuove tecnologie nell’industria italiana quale fattore di vantaggio o svantaggio per lo sviluppo e il miglioramento del Paese preparando i loro interventi sulla base di materiali messi a disposizione da musei e archivi aziendali aderenti alla rete di Museimpresa. Una bella, entusiasmante sfida a suon di parole, riflessioni e pensiero critico». 

I commenti

A questo proposito osserva il rettore della Liuc Federico Visconti: «In questo torneo, abbiamo assistito ad un percorso comune e sinergico, a dimostrazione di quanto può essere fruttuoso lavorare insieme e abbiamo visto l’utilizzo di un metodo rigoroso di approfondimento che va di pari passo con la possibilità di esprimere contenuti. La nostra Università guarda a questo tipo di esperienze con spirito di servizio, ponendosi quale spazio e luogo fisico di progettualità educativa. Avere metodo e contenuti è il cuore del percorso formativo, area di investimento per la Liuc. È un bel messaggio vedere giovani che si cimentano in qualcosa di nuovo».

Il presidente di Museimpresa Antonio Calabrò ringrazia ragazzi  e professori: «Hanno dimostrato qualcosa di importante; la grande passione nel sostenere una tesi. In questa fase di incertezze, dubbi, fake news e no vax ideologici, discutere è già un elemento forte di radicamento. I progressi storici non sono mai univoci, la distinzione nasce dall’entrare nel merito delle questioni. Il Debate è la capacità di approfondire le problematiche e guardarne le diverse sfaccettature, facendo emergere le positività... Il mondo dell’impresa che si impegna a sostenere questo lavoro con gli studenti è un mondo in evoluzione che cerca la consapevolezza dei problemi e la ricerca delle soluzioni in modo laico, elementi su cui poggiare per crescere. Cultura e consapevolezza dei problemi è il modo per crescere». 

Infine Daniele Pozzi, direttore dell’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d'impresa e docente Liuc: «È stato interessante vedere ragazzi delle scuole secondarie confrontarsi con mozioni estremamente complesse, che hanno toccato, ad esempio, la digitalizzazione degli archivi di impresa o il ruolo della tecnologia nel secondo dopoguerra. Una dimostrazione della validità del debate come strumento per l'approfondimento didattico e l'introduzione di temi complessi».

La maratona del Torneo che ha impegnato studenti, docenti e giuria per una settimana, si è chiusa con il ringraziamento speciale di Manuele De Conti, presidente della Società Nazionale Debate Italia e Lecturer alla Liuc a Daniele Pozzi e con un impegno: «Possiamo crescere, migliorare e avvicinarci di più a voi studenti, e loro faremo». Oltre a premi significativi per i primi piazzamenti, nel corso della finale sono stati realizzati, in diretta, trofei con le stampanti 3D nel laboratorio i-FAB della Liuc.

Redazione

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