Fervono i lavori nel quartier generale della Schiranna di Varese, dove fra due settimane il grande canottaggio internazionale ritornerà in auge, vista la concomitanza di Qualificazioni Olimpiche (5-7 aprile) ed Europei (9-11 aprile).
Questa mattina il direttore generale del Comitato organizzatore dei due eventi, nonché direttore generale della Canottieri Varese padrona di casa, Pierpaolo Frattini, ha presentato in anteprima alla stampa lo stato dell’arte dei luoghi che ospiteranno le manifestazioni, dislocati su un’area che si estende da Parco Zanzi fino alla sede della Canottieri.
L’organizzazione, gli spazi, la logistica: ogni minimo dettaglio andrà a ottemperare ai protocolli anti-Covid vigenti, una necessità doverosa per far sì che Qualificazioni ed Europei si possano comunque svolgere in un momento come questo e in una località come Varese che, anche nei giorni di gara, sarà zona rossa.
Punto centrale proprio il Parco Zanzi, che con l’ampiezza del suo polmone verde consentirà un proficuo distanziamento tra le varie zone operative. Lì si troverà innanzitutto la main entrance per atleti, staff e addetti ai lavori (il cui accesso sarà garantito a partire dalle 7 di mattina del 3 aprile), con due tendoni: uno dedicato ai controlli Covid (rilevazione della temperatura, controllo dei badge, consegna dell’autocertificazione al Covid Manager) e un altro che fungerà da guardaroba.
Poco più in là la superficie destinata ai castelli porta-barche, con una modifica sostanziale rispetto al passato, anche in questo caso dettata dalla pandemia: essi non saranno più divisi per tipologia di imbarcazioni, ma per nazione, in modo tale da garantire un distanziamento tra i membri dei diversi team. Solo le nazionali meno rappresentate, quelle che schierano uno o due atleti, avranno i carrelli in comune.
Non lontano i server delle aziende che collaboreranno con gli eventi e i gazebo delle varie squadre, distaccati l’uno dagli altri, così come la rest-area. Oltre il sentiero che attraversa il Parco, ecco invece le tende per la pesatura degli scafi, obbligatoria prima della partenza delle regate e a sorteggio alla fine delle stesse, secondo le regole della Federazione Internazionale.
Venti chilometri di cavi e 1000 boe
Da lì il Lido è a un tiro di schioppo e durante Qualificazioni ed Europei servirà a ospitare gli uffici della stessa FISA (con altre tende montate sul tetto) e il servizio di ristorazione riservato agli atleti. Appena fuori verrà allestita - in riva al lago e vicino alla torretta della giuria - una tribuna, a disposizione della stampa che avrà comunque accesso anche alla palestra della Canottieri, sebbene con posti limitati.
Per trovare il clou, teatro di sudore ed emozioni, bisogna però spostarsi in mezzo al bacino varesino. Anche qui si lavora alacremente: durante il prossimo weekend verrà installato il pontile di partenza, poi sarà la volta delle 8 corsie di gara, 2 km di lunghezza ciascuna, delimitate da ben 20 km totali di cavi di acciaio e qualcosa come 1000 boe.
Cosa manca rispetto al passato? Purtroppo tutte quelle strutture che normalmente venivano pensate per il pubblico, il grande assente di questa nuova settimana varesina del remo. Una marcata visita imposta, necessaria e certa ormai da tempo ma che fa sospirare chi ben conosce il calore che le tribune della Schiranna hanno sempre saputo regalare agli sportivi: «Se sei un atleta - ricorda proprio Frattini - qui a Varese riesci a sentire l’urlo della folla ben prima degli ultimi 500 metri, in un crescendo che arriva fino al traguardo. Da nessun altra parte è così…».
Non sarà la stessa cosa, ma la copertura mediatica per gli appassionati è comunque assicurata. Tutte le gare saranno trasmesse sul sito di worldrowing.com e la stessa Rai (su Raisport) garantirà diverse ore di diretta al sabato e alla domenica, rilanciando le immagini sulle principali piattaforme sportive internazionali.
E l’attesa quindi cresce, anche sotto il profilo agonistico. Tra domani e domenica arriverà in città anche la nazionale italiana, che lunedì inizierà il raduno. E lo stesso, alla spicciolata, capiterà per tutte le altre rappresentative, alcune delle quali peraltro già a Varese per gli allenamenti. Il Rowing Village, che lentamente sta prendendo forma, sarà tutto per loro.













