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Territorio | 29 marzo 2020, 13:49

Non ce l'ha fatta il papà di Paolo Capobianco: «Avrei voluto dargli un abbraccio in più quando potevo farlo»

Una bruttissima notizia: non è riuscito a vincere la battaglia con il Coronavirus il padre dello speaker dell'hockey varesino. «Sono a Induno insieme a mamma Susi. Nell'ultima telefonata mi aveva detto "ci sentiamo dopo". Ciao papà»

Non ce l'ha fatta il papà di Paolo Capobianco: «Avrei voluto dargli un abbraccio in più quando potevo farlo»

Una bruttissima notizia è arrivata poco fa, e si fa fatica quasi a scriverla: non ce l'ha fatta a vincere la battaglia con il Coronavirus il papà di Paolo Capobianco, lo speaker dell'hockey varesino che vive nella sua casa di Induno dopo aver combattuto per mesi come un leone, anzi come un Mastino, la sua grande battaglia ("Io, il divano, il beverone e la bombola d'ossigeno": leggi QUI).

«Mi spiace tantissimo, ci hanno chiamato un'ora fa - dice Paolo, tra le lacrime - sono con mia mamma Susi perché non posso non stare con lei in questo momento. Purtroppo il mio papà Riccardo non ce l'ha fatta».

Riccardo aveva 73 anni ed era ricoverato all'Humanitas di Rozzano: «Il rammarico che ho ora è magari non avergli detto qualche parola in più, o non avergli dato un abbraccio in più quando potevo farlo. Nell'ultima telefonata ho sentito che respirava con l'ossigeno, mi aveva detto "ci sentiamo dopo". Non l'ho più sentito».

Poi Paolo saluta, con delicatezza nonostante il cuore spezzato: a lui, a mamma Susi, ai parenti e alla grande famiglia di papà Riccardo vanno le condoglianze e l'abbraccio, sincero e forte, di VareseNoi e di tutti.

Andrea Confalonieri

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