Proibire la raccolta gratuita dei funghi nei boschi del Canton Ticino agli stranieri. E quindi agli italiani. La proposta è stata lanciata in occasione dell'entrata nel vivo della stagione di raccolta (che sta facendo, tra l'altro, registrare bottini record) dal deputato ticinese e presidente dell'Udc di oltre confine, Piero Marchesi.
Marchesi, come si legge su TicinoOnLine che ha riportato la notizia nella mattinata di oggi, ha inviato sul tema una mozione al Governo cantonale. Nella mozione il numero uno dell'Udc ticinese chiede l'introduzione di una tassa per la raccolta dei funghi da applicare unicamente nei confronti dei cercatori che arrivano da fuori confine, dall'Italia in particolare.
«Molti cittadini residenti nella vicina Italia - spiega infatti Marchesi nell'articolo di TicinoOnLine - giungono alle prime ore dell’alba sulle montagne e nei boschi ticinesi, raccolgono quantità importanti di funghi e ritornano al proprio domicilio senza neppure consumare un caffè in un esercizio pubblico. Nessuno li obbliga a farlo, certamente, ma neppure il Ticino è obbligato a permettere loro la raccolta gratuita». Da qui l'idea della tassa, i cui proventi sarebbero poi reinvestiti nella tutela delle aree boschive del Cantone.