Continua in maniera capillare su tutto il territorio provinciale la produzione "artigianale" di mascherine da passeggio (non Dpi) realizzata dalla rete solidale "Sos Varese Aiuta" coordinata dall'imprenditore gaviratese Claudio Colombo.
I volontari hanno deciso di donarne alcune ai carabinieri della stazione di Gavirate, accompagnate da una lettera che lo stesso Colombo ha voluto indirizzare ai militari della stazione del suo paese.
Nata per aiutare a procurare mascherine per il personale dell'ospedale di Varese, Sos Varese Aiuta ha decisamente ampliato il suo raggio d'azione, attraverso il lavoro di gruppi di volontari, che oggi sono arrivati a venti.
Tantissime le richieste, da parte di Comuni, associazioni, forze dell'ordine, che arrivano ogni giorno ai volontari che non gestiscono soldi, neppure sotto forma di donazioni: l'unico "pagamento" accettato è quello di materiale per poi realizzare le mascherine.
«Non potevo non pensare all'Arma e ai nostri eroi in divisa - spiega Colombo che è un ex carabiniere - è per questo che ho voluto realizzare con i miei amici volontari una mascherina da donare ai militari della stazione di Gavirate nella speranza che possa proteggerli almeno fino a quando non arriveranno le dotazioni ufficiali. E' una mascherina da passeggio (non è un Dpi) in cotone 100%, lavabile e riutilizzabile per mesi, nella quale va inserito un foglio di carta forno come filtro di protezione che va cambiato ogni giorno. E' un piccolo gesto per ringraziare i carabinieri e per testimoniare la stima e il rispetto per il lavoro che svolgono tutti i giorni per noi»..














