E chi l’avrebbe mai detto? Che un ospite accolto in una Rsa un giorno avrebbe incontrato personalmente il Santo Padre, stringendogli la mano non trovando parole per l’emozione?
È proprio quello che è accaduto ad una ventina di ospiti della casa di riposo della Fondazione Monsignor Comi di Luino che dal 18 al 20 settembre hanno partecipato ad un pellegrinaggio che ha permesso loro di vivere una esperienza indimenticabile.
L’organizzazione ha pensato ad ogni piccolo particolare e gli operatori, medico, fisioterapista, infermieri, assistenti ed educatori insieme ai volontari della Croce Rossa hanno assistito individualmente ogni ospite senza far mancare sostegno, coraggio e dedizione.
«Siamo partiti prima dell’alba - racconta un'infermiera – con tanta preoccupazione, ma con grande entusiasmo per il bene dei nostri cari anziani».
Il pellegrinaggio ha avuto una prima tappa a Follonica, dove dopo il pranzo in riva al mare, si sono bagnati i piedi sul bagnasciuga. Il secondo giorno la mattina è stata effettuata la visita ai Musei Vaticani con l’emozionante ingresso nella Cappella Sistina; nel pomeriggio la vista al Colosseo ed alla Basilica di San Pietro.
Ma è cresciuto l’entusiasmo il mercoledì con la partecipazione alla Udienza Generale di Papa Francesco.
Arrivati in piazza all’alba, siamo stati condotti proprio sul sagrato della Basilica a pochi metri dall’altare papale.
È arrivato il Papa, e mentre transitava a pochi metri da noi tutti, molti occhi hanno cominciato a lacrimare per l’emozione. Ma non è finita qui. Terminata l’udienza il Santo Padre, sceso dall’altare si e mosso verso coloro che erano li presenti ed è passato in carrozzina dando la mano a ciascun ospite.
«Quando l’ho visto davanti, gli ho sorriso e non sono riuscita a dire una parola; ma quello che ho sentito non aveva bisogno di parole. Sarà un momento indimenticabile della mia vita» dice Maria, una delle ospiti presenti.
Dopo l’udienza ospiti ed accompagnatori sono ripartiti e tornati al Luino alla vita quotidiana, ma certamente con qualcosa di diverso nel cuore.
«Essere stata presente mi ha permesso di constatare come gli ospiti siano stati veramente felici e come gli operatori siano stati veramente dedicati agli ospiti per tutto il tempo senza che potesse mancare nulla a loro» afferma la vicepresidente della Fondazione Enrica Nogara presente al pellegrinaggio.
«Insieme con il Consiglio di Amministrazione, abbiamo voluto fortemente questo pellegrinaggio nella certezza di permettere agli Ospiti ed anche ai collaboratori una esperienza speciale – conclude il direttore generale Fausto Turci – questo evento evidenzia come nelle RSA, nonostante le fatiche quotidiane, ci possano essere ancora occasione speciali per gli anziani accolti di vivere esperienza straordinarie e che, nonostante spesso vengano additate di ambienti dove gli stessi ospiti vengono abbandonati siano invece luoghi nei quali le loro relazioni ed il loro benessere trovano riscontri positivi e persone che veramente vogliono loro bene».