Dopo un'odissea di 21 ore per percorrere un chilometro al confine con l'Ungheria («Un girone dantesco, inaccettabile: migliaia di persone, tra cui tantissimi bambini, "intrappolate" in fuga dalla guerra con 8 wc chimici guasti. E guai a protestare...»), il pullman della speranza di Autolinee Varesine con il suo carico di mamme e bambini accolto a un passo dalla guerra (leggi QUI e QUI) e "protetto" da 6 autisti dell'azienda di trasporto locale, da un angelo angerese di nome Daniela - con l'aiuto di don Massimo Mapelli e della sua “Una casa anche per te Onlus” - sta vedendo "la luce".
«Abbiamo alcune tappe di avvicinamento ad Angera, porto sicuro del nostro viaggio - dice Daniela - e ad ogni fermata salutiamo un po' con il magone ma soprattutto con la felicità nel cuore le mamme e i bambini che lungo il nostro percorso si ricongiungono con i parenti o con chi li ospiterà. La prima tappa è stata all'alba di oggi a San Donà di Piave: è stato un momento molto bello e toccante perché una mamma con i suoi due bambini è stata accolta dalla sorella, che vive a Treviso. Toccante perché in questi giorni di viaggio questo pullman è diventata la nostra casa e un po' la nostra famiglia...».
Daniela, i magnifici 6 e la loro "famiglia" ucraina in questi minuti faranno altre due fermate, ad Agrate e Lampugnano: qui, grazie a un "ponte auto", alcuni profughi arriveranno a Rimini e Pesaro, dove parenti e amici sono pronti ad accoglierli. Poi il pullman si dirigerà verso casa, ad Angera, dopo aver superato anche il discorso sanitario.
«C'è la questione del Green Pass, visto che ai grandi manca la terza vaccinazione, ma ci si potrà recare alla Brunella per effettuarla - conclude Daniela - Ad Angera un privato con un cuore grande, io lo chiamo un "vispo ottantenne", ha messo a disposizione una casa per due mamme con 5 bambini. È felicissimo di ciò che ha fatto, e non è il solo».
Nella gallery, le tappe del pullman della speranza di Autolinee Varesine ad Agrate (prime due foto) e Lampugnano












