Stewart 7,5
Aspetta il momento giusto per mostrare il biglietto da visita. Galleggia nel primo tempo, frenato anche dai falli, ma spara le migliori cartucce negli ultimi cinque minuti, quando segna nove dei suoi 19 punti totali. Arriva spesso in area, per la fortuna sua e dei compagni, e resta sempre attivo e aggressivo in difesa. Benvenuto Carlito.
Alviti 7
Stappa il canestro dopo i primi cinque minuti di sdeng da parte dei colleghi, e da lì distribuisce con regolarità e costanza i dardi che si infilano nel canestro. Ma non sa solo segnare, come dimostra l’eccellente plus-minus di +22
Moore 6,5
Primo tempo troppo spezzettato a causa dei problemi di falli per entrare in ritmo, lui che fa del tasso d’attività la sua arma principale. Si rivede con continuità, nel secondo tempo, e tra una difesa e una penetrazione mette a segno delle giocate decisive nel finale, come una stoppata e due rimbalzi offensivi consecutivi che, a conti fatti, risultano quasi decisivi. Chiude con 6 punti, 5 assist e 8 rimbalzi: da pesare più che da misurare.
Assui 6,5
Vale anche per lui: statistiche tutte da pesare. Poco importa se chiude con 4 punti e nessun canestro dal campo: gli 8 rimbalzi e i 4 recuperi sono una manna dal cielo, assieme ai tuffi sul pallone, il primo dei quali dà una scossa decisiva alla rimonta precoce del primo quarto dopo l’11-0 iniziale.
Nkamhoua 7,5
La pericolosità a rimbalzo degli avversari richiedeva una certa applicazione nel fondamentale. Risposta: 16 carambole catturate, solo una in meno di quelle complessive nei tre match precedenti. Mostra il segnale di Stop sotto il canestro con 3 stoppare, e segna 13 punti senza dar l’impressione di dannarsi troppo per farlo.
Iroegbu 6,5
Niente squilli o fuochi d’artificio, ma tra alti e bassi Ike mette ancora un mattoncino importantissimo nella prestazione della squadra. Attacca l’area e il ferro come sa ben fare, segna nei momenti in cui deve e va in lunetta sei volte. Rapporto palle perse-assist che stavolta pende un po’ troppo dalla parte sbagliata.
Librizzi 6
Bersagliato dagli arbitri, che lo puniscono con tre falli prima dell’intervallo (il secondo fischio è un abbaglio clamoroso su un Casarin che semplicemente scivola). Risposta da giocatore di carattere: sette punti in fila e Varese a contatto dopo i primi venti minuti.
Renfro 6,5
Nonostante sia un centro gli tocca macinare chilometri anche a sei metri dal ferro, ma risponde presente, come il collega Nkamhoua, all’appello a non fare andare sotto la squadra a rimbalzo: nel 52-39 finale del dato c’è anche la sua fetta di 7 carambole. Ventuno minuti consistenti, per usare una parola tanto cara al suo coach.
Freeman 5
Pronti via prende tre triple piedi a terra con metri di spazio, tutte spedite sul ferro. Regolarmente battuto sul primo passo, non si fa notare per nient’altro. Solo nove minuti in campo: chi crede ancora in Allerik?




