La lente sui quartieri - 27 giugno 2025, 07:43

Galleria Manzoni si svuota, ma dalla Brunella a Masnago e viale Borri la città si riempie di nuove aperture: è così difficile chiedersi perché?

I negozi chiusi nella vecchia galleria del centro sono più di quelli aperti ma, al di là dei soliti luoghi comuni e dei titoli vittimistici e allarmistici, è possibile ragionare sulle cause? Strategie commerciali sbagliate? Attività non più adatte al luogo? Caro affitti del centro? O, semplicemente, i cittadini cercano luoghi aperti e più facili da raggiungere, magari nei quartieri? E se si dovesse puntare sulla ristorazione e sul food, come avviene in ambienti simili di altre città italiane?

Vetrine vuote in Galleria Manzoni

Vetrine vuote in Galleria Manzoni

Va bene, lo sappiamo: Galleria Manzoni appare come una fila di negozi fantasma. Siamo in pieno centro a Varese e, qui, le vetrine vuote presenti sono sempre di più. Ma è uno "svuotamento" che parte da molto lontano, iniziato parecchi anni fa e non certo figlio di oggi o di ieri. La domanda è, prima ancora di addossare responsabilità a questo o a quello: perché? 

Strategie commerciali sbagliate? Attività non più adatte alla galleria, dove ai tempi andava fortissimo il mitico Ciao, precursore dei self service di qualità? E se si dovesse tornare a puntare sulla ristorazione, come avviene in molti luoghi simili di altre città italiane, dove un'attività enogastronomica attira subito un'altra attività di food? 

I negozi chiusi, qui, sono più di quelli aperti e alle dieci vetrine vuote presto si aggiungeranno le sette del negozio di abbigliamento "Cardiff", che proseguirà l'attività nel punto vendita già presente in corso Matteotti (leggi QUI).

Abbiamo la sensazione che sia troppo facile e comodo puntare il dito e stracciarsi le vesti, senza mettere sul piatto tutte le possibili cause di questo svuotamento. Affitti troppo alti? Forse, vedendo che molte zone della città a miglior mercato, in tutti i sensi, si stanno riempiendo di nuove aperture, dalla zona della Brunella (dal design, vedi QUI, al cibo, leggi QUI e QUI) a Masnago (vedi l'imminente sbarco della macelleria di quartiere Mannarino - leggi QUI - un "fenomeno" del settore partito dai 4 negozi di Milano, con possibilità di consumazione sul posto) e a viale Borri, come raccontiamo giornalmente da mesi. E vedi anche il trasferimento di Varese Dischi in piazza Repubblica, a pochi passi da qui.

È forse passata la moda dei negozi al chiuso delle gallerie - accade anche in Spagna - per la ricerca di spazi più aperti, facilmente raggiungibili anche in auto, magari nei quartieri che invece si ripopolano a differenza dei centri storici? O, semplicemente, come accennato all'inizio, l'offerta in questi storici spazi deve variare e cambiare completamente tipologia? 

Di sicuro, basta farsi qualche domanda, e magari porla anche a chi in galleria ha resistito a lungo o resiste, per andare oltre la semplicistica denuncia - le saracinesche qui s'abbassano, ma altrove nella stessa città si alzano - o il solito comodo titolo su cattive frequentazioni e furti, buono per tutte le città e per tutte le stagioni ma che, altrettanto certamente, non può spiegare quelle vetrine vuote di Galleria Manzoni. E nemmeno quelle piene altrove che, fortunatamente, trovano ancora spazio e sempre lo troveranno su VareseNoi. È così bello scrivere che se una cosa non va, ce ne sono altre che vanno.

Andrea Confalonieri - Elisa Petrocelli

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