Il rosario e la commemorazione di Angelo Monti, scomparso a 91 anni (leggi QUI, ma anche QUI e QUI), avverrà alle 18 di domani, lunedì 27 marzo, nella "sua" chiesa della Motta, mentre il funerale è in programma a San Vittore giovedì alle 10.45.
Dai Monelli della Motta arriva il saluto più bello al "papà" di ogni "monello", «un uomo straordinario che lascia un ricordo incancellabile in ciascuna delle tantissime attività in cui si è impegnato nel corso della sua vita».
«Profondo conoscitore di Varese, e dei varesini fino alla quarta e quinta generazione, era per tutti noi un punto di riferimento non solo per la storia recente - proseguono commossi i "Monelli della Motta" - ma anche per l’organizzazione di momenti di solidarietà alla quale è stato fin da giovane molto sensibile».
«Per tutti noi Monelli della Motta è stato maestro di vita, facendo crescere due generazioni di "monelli" sensibili ai bisogni della città - aggiungono i Monelli con le loro bellissime parole di commiato da Monti - e fortemente motivati a dare continuità alle tradizioni del falò cui non ha mai fatto mancare la sua più ampia collaborazione, neanche quest’anno quando la stanchezza e gli acciacchi hanno cominciato a rallentare le sue presenze in pubblico».
Ecco poi il ricordo di un momento davvero indimenticabile ed emozionante: «Tutti lo ricordiamo lo scorso anno segnatamente commosso in occasione della festa a sorpresa al Salone Estense, per il suo novantesimo compleanno, festeggiato da una folta rappresentanza di amici e di collaboratori di tutte le età. Ai giovani ha sempre guardato con molta attenzione e proprio la cerimonia del lancio dei palloncini il 17 gennaio ha sempre continuato a rappresentare per lui uno dei momenti più significativi della Festa di Sant’Antonio».
«Con il nostro "dott. Monti" (così l’hanno sempre chiamato tutti i suoi Monelli) perdiamo un nonno o un padre di cui serberemo ricordi di affetto, amicizia e tanta solidarietà: Riposa in Pace caro Angelo! Vita mortuorum in memoria est posita vivorum*».
I Monelli della Motta
*La vita dei morti sta nella memoria dei vivi. dal Libro delle Filippiche di Marco Tullio Cicerone