«Ritengo intelligente e assolutamente meritevole di approfondimento la proposta avanzata dal consigliere Luca Boldetti sul futuro dello stadio comunale. È giusto chiedersi se abbia ancora senso mantenere la struttura come bene pubblico oppure se sia più opportuno aprire a modelli di gestione diversi, più sostenibili ed efficienti». Lo dichiara Matteo Luigi Bianchi, intervenendo nel dibattito aperto in città (leggi QUI l'articolo).
«Gli impianti sportivi - spiega Bianchi - non possono essere lasciati a un destino di manutenzioni insufficienti e risorse limitate. Gli enti locali oggi sono chiamati a priorità sempre più stringenti: scuole, sicurezza del territorio, servizi ai cittadini. È quindi doveroso valutare se la proprietà pubblica sia davvero la soluzione migliore oppure se un coinvolgimento dei privati possa garantire investimenti, qualità e una gestione più moderna e professionale».
Bianchi aggiunge un punto chiave: «Questo dibattito si inserisce perfettamente nella revisione del Piano di Governo del Territorio. Il PGT non è solo uno strumento urbanistico: è il luogo in cui possiamo inserire indirizzi chiari per la gestione degli spazi urbani, degli impianti sportivi e del patrimonio pubblico. Serve una visione strategica che orienti l’evoluzione della città e la renda più efficiente, attrattiva e sostenibile».
«Discutere non vuol dire decidere in modo affrettato, ma aprire una riflessione seria e trasparente, basata su dati, costi reali e prospettive di sviluppo. La politica ha il dovere di guardare oltre l’ideologia: il vero spreco sarebbe lasciare lo stadio in condizioni di progressivo degrado perché mancano i fondi per mantenerlo» conclude Bianchi-




