Dopo gli stop contro Tortona e Cremona, Varese deve ritrovare la Bergamo già battuta a Masnago due settimane fa per sorridere di nuovo.
La finalina del Trofeo Lombardia 2025 termina 84-77 per la squadra di Kastritis, al termine tuttavia di un match che i biancorossi sono stati in grado di risolvere solo nell'ultima frazione. Non solo: a dispetto della differenza di categoria (gli orobici giocano in A2), la formazione di Zanchi si è fatta spesso preferire in termini di intensità, manovra offensiva ed efficacia a rimbalzo (38-43 il dato delle carambole). C'è voluta la resurrezione offensiva del terzetto Freeman-Moore-Librizzi (14, 19, 17 punti) per mettere le ali ai prealpini nell'ultima frazione e dare un padrone a una contesa nella quale Varese ha vissuto tante difficoltà oltre a quelle patite a rimbalzo: al tiro (30% da 2, 26% da 3), in regia (Moody a quota 0 punti e uscito prestissimo per 5 falli) e nel contenere i lunghi avversari.
Quale bilancio fare della due giorni di Desio? Qualsivoglia considerazione non può prescindere dal dato dell'incompletezza: con Nkamohua che ha concluso solo oggi l'Europeo e Alviti che ha dato forfait sia ieri che oggi, la Openjobmetis ha giocato senza due titolari e, pertanto, resta ancora ingiudicabile nella sua complessità e nei suoi equilibri. Ieri abbiamo elogiato la difesa (leggi QUI) in assoluto e in prospettiva (nonostante la retroguardia vista sin qui sia ancora inevitabilmente vittima di diversi errori) perché guidata da Renfro che pare ormai con poca approssimazione acquisto azzeccato e versatili: oggi esprimiamo invece qualche dubbio sull'attacco. Senza Alviti il tiro va e viene, con gli altri esterni (Librizzi a parte) che non sono tiratori naturali. Moody, in picchiata sia contro Cremona che Bergamo, non può essere questo, né come scorer, né come regista: diamogli tempo e speriamo... E Freeman? In risalita, ma a ogni squadra serve un bomber affidabile, costante, pericoloso con la palla in mano e capace di inventarsi un tiro quando il sistema fa cilecca: sarà lui, tornando il giocatore che a Venezia percepiva uno stipendio 3 volte superiore almeno a quello che gli darebbe Scola? O sarà Moore, che per ora alterna spunti di classe e atletismo a giocate senza costrutto?
Nella risposta la stagione di Varese.
IL TABELLINO
PALLACANESTRO VARESE – GRUPPO MASCIO BERGAMO 84-77 (21-19; 35-39; 60-57; 84-77)
Varese: Alviti ne, Moore 19, Villa 2, Assui 12, Scola 6, Librizzi 17, Renfro 10, Farias 2, Ladurner 2, Moody, Prato, Freeman 14. Coach: Kastrtis
Bergamo: Bossi 3, Niang ne, Harrison 22, Piccirilli 7, Loro 12, Bogliardi 4, Zhytanov ne, Nobili 3, Udom 9, Hogue 14, Touré 3, Guiducci. Coach: Zanchi
LE PAROLE DI LIBRIZZI
«Senza dubbio nel secondo tempo abbiamo fatto meglio partendo dalla nostra applicazione difensiva. Dobbiamo essere consapevoli che di quella non possiamo fare a meno per poi essere efficaci anche in attacco. Eravamo alla seconda partita in due giorni con rotazioni corte, non deve essere una scusa ma questo ha influito. L’importante è essere riusciti a crescere nel corso dei minuti e vincere. Ho cercato di arrivare il più pronto possibile al raduno per aiutare fin da subito la squadra a fare bene. Sono contento di quanto sto facendo e devo continuare così».
LA CRONACA
4° quarto
Assui dà il la, con una tripla, a uno sprazzo finalmente convincente, offensivamente scrivendo, per gli uomini di Kastritis: con Freeman e Moore in partecipazione Varese vola a +8, ma Bergamo resta in scia con Bossi (70-56 al 34’). Assui ci ha preso gusto e mira, altra tripla, quindi è Moore a firmare un 2+1 d’autore in penetrazione, seguito dalla bomba di Harrison, dal libero di Ladurner e da un’altra tripla di Harrison. Per il metodo della partita doppia al 37’ è ancora +6 Openjobmetis (78-72). Non basta per la vittoria e allora arriva il Moore davvero positivo del secondo tempo a chiuderla: i suoi punti e la schiacciata di Renfro suonano il gong. Finisce 84-77
3° quarto
Moore e ancora Moore, la seconda volta da fuori: inizia con un 5-0 biancorosso il 3° quarto. È un abbaglio di vigore e inerzia però, perché Varese torna presto molle e compassata e in difficoltà: Moody esce per 5 falli (al 23…) con 0 punti a tabellino, mentre Bergamo domina ancora sotto le plance e allunga nuovamente dalla lunetta. Al 25’ è 45-50 e il tiro prealpino (dopo il 3/20 da 3 nel primo tempo) continua a non entrare, almeno fino alla bomba di Assui che, insieme al canestro di Moore, vale il 50-50 del 26’. Palle perse, falli, difficoltà fisiche e attacco senza pericolosità sono però una costante in casa biancorossa: i canestri di Moore e Librizzi arrivano come un brodino caldo sintetizzato dal +3 a tabellone della terza sirena (60-57).
NUMERI DELL'INTERVALLO: 14 i punti di Librizzi per Varese, l'unico a salvarsi insieme a Renfro (8 e 4 rimbalzi). Openjobmetis che piange sotto canestro: 16-26 per Bergamo il parziale dopo 20 minuti.
2° quarto
Prima pausa e, al ritorno sul parquet, primi punti per il giovane Bruno Farias, seguito dal collega Scola con una tripla. In mezzo alla linea verde-biancorossa anche un bel canestro di Renfro su assist di Moody (uomo battuto per la prima volta in due giorni dal play) e due triple di Harrison con le quali Bergamo resta in scia per poi sorpassare con diversi tiri liberi. Al 15’ è 28-29 ed è solo l’inizio di un piccolo calvario biancorosso lungo il quale le croci da portare sono Hogue, i lunghi avversari in generale e i tanti, troppi errori offensivi. La Openjobmetis è inoltre già in bonus e piano piano gli orobici arrivano fino al 29-37 del 17’. Solo Librizzi si risveglia ed è troppo poco in una Varese molle e opaca, oltre che incompleta: al 20’ è 35-39.
1° quarto
Varese in campo con Moody, Moore, Villa, Assui e Renfro nel quintetto iniziale. 0-4 Bergamo al primo parziale: ispirati gli orobici mentre la Openjobmetis, costretta ad attaccare a metà campo, fatica in idee e soluzioni. Primo punto di Villa dalla lunetta, poi si fanno apprezzare qualche difesa (una con palla rubata e schiacciata successiva di Moore), un pick and roll tra Moore e Renfro e un altro canestro dello stesso lungo ex Sassari. Al 5’ però Bergamo ancora avanti (7-14). Né il timeout, né i cambi risolgono la sterilità offensiva prealpina, ma anche gli avversari si fermano. A due dalla fine del primo quarto la tripla di Librizzi riaccende i biancorossi ed è seguita da un altro punto di Villa, da un’altra tripla di Librizzi, dai primi punti di Freeman e da un contropiede ancora del capitano. Una bella striscia che vale il 21-19 al 10’.
Anche oggi tribune semivuote al PalaDesio.
Presentazione delle squadre.
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Giocare perché serve a oliare condizione e meccanismi. Vincere perché fa bene.
Un'altra occasione di crescita per Varese oggi a Desio. In scena Openjobmetis-Bergamo: dopo la delusione per la sconfitta di ieri contro Cremona, che ha tolto tra l'altro agli uomini di Kastritis la chanche di giocarsi il primo derby della stagione contro Cantù, ecco un match abbordabile contro gli orobici militanti in A2 già battuti due settimane fa a Masnago nella prima amichevole ufficiale dei biancorossi.
Varese non recupera Alviti, già fuori ieri contro la Vanoli. Nelle fila di Bergamo occhio alle vecchie conoscenze della Serie A Bossi, Harrison, Udom e Hogue, ieri rispettivamente a quota 21, 14, 12 e 13 punti nella sconfitta di 10 contro Cantù.







