Proposta del Varese per l'antistadio: «Pista del ghiaccio 60x30, niente campi da padel ma palestra e campo da basket. E da primavera 2022, terreno a 7 o due a 5»

Clamorosa mossa del Città di Varese che spariglia le carte e guarda avanti: il presidente Stefano Amirante ha annunciato poco fa di aver presentato questa mattina una proposta per il bando che darà l'assegnazione dell'area dell'antistadio per 15 anni (clicca QUI per il commento del sindaco Galimberti e dell'assessore De Simone).

«Stamattina ho depositato una proposta per l'antistadio: oggi scadeva il bando per partecipare all'assegnazione dell'area, che durerà 15 anni, e abbiamo pensato di poter fare qualcosa, con una proposta diversa in linea con il nostro progetto e la nostra idea» l'annuncio è arrivato dal numero uno del Varese poco fa, dal campo di Brenno Useria, dove i biancorossi svolgono gli allenamenti. 

«La nostra proposta andrà in gara con l'altra, quella anche con i campi da padel - prosegue il presidente biancorosso - Abbiamo rispettato quello che richiede il bando che si centra su tre cose principalmente: la pista di ghiaccio provvisoria fino al prossimo maggio, la tempistica della stessa e il pagamento del canone al Comune. Questi sono i tre punti fondamentali del bando».

Amirante mostra la planimetria della proposta, messa in piedi da una settimana: il progetto è dello studio milanese dell'architetto Maurizio Barile e del geometra Dixia Bresciano, lo stesso che si occupa della ristrutturazione del centro sportivo delle Bustecche. «L'abbiamo depositata alle 11.31 - spiega ancora Amirante - e il bando scadeva alle 12. La pista: noi proponiamo di farla 60x30, non 40x20 perché non dobbiamo fare i campi di padel. Sarà coperta come previsto dal bando e sarà da mantenere nei tempi previsti: 6 mesi dalla consegna, cioè entro novembre, fino a non oltre il 30 maggio 2022 (poi sarà aperto il nuovo palaghiaccio)».

«Se il Città di Varese deve fare qualcosa, lo fa per la città e per tutte le società - prosegue Amirante - La dimensione, non a caso, è quella di un campo a 7: nel momento in cui la pista si toglie, in quel punto vorremmo un terreno sintetico, disegnato in modo tale che sia divisibile anche in due campi da 5 l'estate prossima. Nel progetto è poi prevista tutta la parte di spogliatoi e bar, attualmente mancante per chi assiste alle partite e non solo. Lo stesso bar potrebbe poi essere usufruibile da chiunque: siamo il Varese nella città di Varese, guardiamo avanti con le cose che servono a noi e a tutti».

Al posto dei campi da padel coperti «ci metteremmo una palestra multifunzionale che servirebbe immediatamente anche al Varese e un campo da basket coperto: sei fra lo stadio e il palazzetto, quindi il campo può interessare alla Pallacanestro Varese o alle giovanili o a una società minore. Sia la pista che questo campo sarebbe a disposizione dei club che vogliono usufruirne». 

«In tutto il progetto ci sono dunque ghiaccio, basket e calcio del futuro con i campi a 7 o a 5. Verde e piantumazione sono comunque confermati. È un'area che per destinazione è destinata a strutture di sport. Dico anche - spiega ancora Amirante - che io non credo che fare l'altro progetto precluda l'utilizzo dello stadio nelle categorie professionistiche, magari potrebbe renderlo più difficile. Noi andremmo a fare un investimento importante per preservare una prospettiva di uno stadio che possa ospitare il professionismo».

«L'area viene data in concessione per 15 anni: con questa durata si può programmare e il domani nostro e dello sport - conclude il presidente del Varese - Questo progetto dà una mano a Varese oltre che al Varese».