Queste sono le parole che arrivano da un sogno chiamato Eolo-Kometa: prima partecipazione al Giro per il team blu della nostra provincia e prima vittoria di sempre nella tappa regina per la squadra di patron Luca Spada e della mente-cuore-anima Ivan Basso (leggi QUI e anche QUI).
Non c'è bisogno di aggiungere nulla alle parole di Ivan Basso e Lorenzo Fortunato, in trionfo sullo Zoncolan, se non inchinarsi e dire "grazie": il bolognese di 25 anni succede nell'albo d'oro di una salita sacra e terribile a Simoni (2 volte), allo stesso Basso (clicca QUI), Antón, Rogers e Froom.
Non riesco ancora a credere a quello che è successo. Ho capito di aver vinto a 150 metri dalla fine quando ho sentito Stefano Zanatta alla radio che diceva “Ora fai una volata” e nel frattempo Ivan urlava.
È un sogno che si avvera, una grande cosa: ringrazio i miei direttori sportivi, ringrazio Ivan Basso e Alberto Contador, ringrazio Luca Spada e tutto lo staff della Eolo-Kometa perché senza di loro non sarei mai riuscito in questa impresa.
Questa squadra crescerà e io crescerò con lei, ne sono sicuro.
Grazie a tutti: questa mattina Ivan Basso mi ha detto “Vai in fuga e vinci la tappa”. Ed è successo, è successo davvero.
Lorenzo Fortunato
Lorenzo oggi è stato davvero straordinario: avevamo promesso di essere protagonisti quest’anno e oggi, grazie a lui, abbiamo centrato l’obiettivo.
Per chi ama questo sport, lo Zoncolan è un vero e proprio monumento: oggi Lorenzo ha scritto il suo nome tra i grandi campioni che lo hanno conquistato, e non credo ci sia gioia più grande che vedere premiati i nostri sforzi con una prestazione di questo livello.
Il lavoro di squadra ha fatto davvero la differenza: grazie al supporto di Vincenzo Albanese in fuga e di tutti gli altri ragazzi del gruppo, siamo riusciti a mantenere la promessa di vincere una tappa.
E non è ancora finita: manca ancora una settimana alla passerella finale, e la nostra sete di vittoria non è certo esaurita.
Ivan Basso




