Beane 4,5
Non ci piace particolarmente. E partite come queste confermano la nostra cattiva impressione. Che peraltro è limitata alla fase offensiva, perché su quella difensiva (anche se oggi, come tutti quelli che lo hanno marcato, ha subito Koponen) non c’è niente da discutere: è troppo solista e ferma troppo l’azione. -21 di plus/minus: il peggiore dopo Douglas.
Morse 5,5
Gara da comprimario, senza incidere.
Scola 5,5
Un passo indietro nella sua nouvelle vague da ala forte. Stavolta non trova continuità né lontano da canestro, né vicino a esso. Non gioca male, ma non é né torta né ciliegina su di essa.
De Nicolao 6
Preciso e frizzante, ma anche un po’ pasticcione. La vena con cui ha interpretato il match, tuttavia, è sembrata volitiva e positiva.
Ruzzier 6,5
Il più continuo sui 40 minuti. E l’unico che è parso non aver perso il fuoco sacro delle quattro vittorie consecutive.
Strautins 6
7 punti, 7 rimbalzi, i soliti 19 minuti e non di più. Non è continuo lui come lo era un tempo oppure non riesce ad adattarsi a questo nuovo “ruolo” di alternativa ai tre piccoli?
Egbunu 5
Gli esami non finiscono mai: Elegar gli ricorda che l’esperienza non si insegna, si conquista. Anche se hai già spiccato il tuo volo.
Ferrero 6
Due bombe aperte che non muovono nemmeno la retina - tanto sono precise - e una terza, sbagliata, che se messa dentro avrebbe forse riaperto definitivamente i giochi nell’ultimo quarto. Peccato. A tratti bello il duello con Baldi Rossi.
Douglas 5,5
Le sue triple, ben 4, rimettono in partita una Varese che tecnicamente era già ko, riaccendendo una speranza poi subito sfumata. Sul voto finale, però, finiscono anche i 30 minuti precedenti, degni almeno di una mezza puntata di Chi l’ha visto? E Toney è sembrato tornare in quella che è sempre stata la sua peggior versione stagionale, quella dai colori a tratti chiari e a tratti scurissimi.