Ma siamo sicuri che sia solo un libro...?
Giuseppe Battarino viene sollecitato a parlare dei contenuti del suo “Giallisti sul serio” fingendosi inconsapevole del fatto che il contenuto è destinato ad una platea ben più ampia dei soli scrittori e amanti di gialli e noir .
Il libro presenta il sistema penale italiano con estrema chiarezza attraverso un linguaggio tanto semplice quanto diretto al punto da permettere a tutti di comprenderne il funzionalismo.
«Coloro che leggeranno questo libro - dice - saranno meno tolleranti rispetto alle imprecisioni di film, libri o in merito a commenti populistici da bar sul tema di giustizia, ruoli e applicazione delle leggi italiane».
Un messaggio chiaro che però è solo apparentemente indirizzato alla massa perché Giuseppe Battarino non si stacca dal suo essere magistrato a 360 gradi e profondo conoscitore della nostra Costituzione che segue e divulga .
Ogni volta che mi incontro con lui non riesco a non chiedere di legge e sistema giudiziario, di possibili riforme e del senso che hanno o di quanto potrebbero davvero essere utili. Lui risponde, sempre, politicamente ma non politicizzando o polemizzando. Risponde col suo sorriso sornione sapendo di sapere senza però voler stupire. Atteggiamento e carattere che ritroviamo, o che dovremmo ritrovare, nel sistema giudiziario, nella magistratura, nell’amministrazione stessa della giustizia. Idee concetti e pensieri che escono ma non esulano dallo stretto tema del libro di cui parliamo nel segno, dice il “Bat”, dell’unire non del dividere.
Tutta da seguire.




