Si avvia alla conclusione SailMyLife - Sailing for rehabilitation, redemption and life changing, un progetto cofinanziato dal programma Erasmus+ Sport dell’Unione Europea, che ha dimostrato come la vela possa diventare un potente strumento di recupero, riabilitazione e inclusione sociale per persone tossicodipendenti.
SailMyLife nasce con l’obiettivo di utilizzare la terapia sportiva e, in particolare, la navigazione a vela come mezzo educativo e di empowerment personale, favorendo la ricostruzione dell’autostima, lo sviluppo di competenze sociali e la creazione di legami significativi durante le attività di squadra.
Il progetto — promosso da un partenariato internazionale di eccellenza composto da: 4EXODUS, cooperativa sociale impegnata nel sostegno a persone vulnerabili o marginalizzate; SAILIFE, associazione sportiva dilettantistica italiana; Sailing Into Wellness, impresa sociale irlandese che fornisce programmi di benessere esperienziale basati sull’acqua ha sviluppato un modello innovativo di intervento sportivo e formativo destinato a professionisti e operatori che lavorano nel campo delle dipendenze.
Durante i 18 mesi di lavoro, il progetto ha portato alla creazione di: una raccolta di Buone Pratiche sull’uso dello sport e della vela come strumenti terapeutici per persone in recupero; un Approccio Metodologico e un Syllabus Package per la progettazione di programmi di vela terapeutica innovativi; un Training of Trainers Package, con materiali formativi dedicati a professionisti, istruttori sportivi e operatori sociali.
La fase pilota, svolta in Italia e Irlanda, ha permesso di testare con successo il modello sviluppato, confermandone l’efficacia nel favorire l’autonomia, la motivazione e il benessere psicofisico dei partecipanti. I risultati raccolti evidenziano una significativa crescita della consapevolezza di sé, della capacità di collaborazione e della fiducia personale.
“SailMyLife dimostra che lo sport può essere molto più di un’attività fisica: può diventare una vera terapia di vita, capace di restituire dignità, fiducia e nuove prospettive alle persone” dichiarano i responsabili di 4Exodus.
Gli istruttori di Sailife ribadiscono che “la vela, ponendo al centro del proprio operato la persona, può diventare molto di più di una passione, può rappresentare un’opportunità concreta di inclusione e crescita personale che stimola la responsabilità individuale, rafforza le relazioni interpersonali e contribuisce a superare le barriere sociali”.
Questo percorso ambisce a valorizzare il potenziale dello sport come strumento di autonomia, benessere e partecipazione sociale, puntando a un futuro in cui ogni individuo possa sentirsi parte attiva di una comunità sportiva e umana senza barriere e pregiudizi. partner del progetto, sottolineando la volontà di diffondere il modello a livello europeo come esempio di buona pratica di riabilitazione attraverso lo sport.
SailMyLife si conferma così un laboratorio europeo di innovazione sociale, capace di unire sport, educazione e inclusione in un percorso di cambiamento reale e duraturo.






