Siamo nel 1948, l’Italia è ancora sottosopra per i disastri della guerra, ma c’è gran voglia di ricominciare, di ridiventare turisti anche per allontanare i pensieri e godersi una piccola vacanza. Il Varesotto è sempre stato meta di viaggiatori illustri, negli hotel di lusso del capoluogo soggiornarono Marinetti e la Duse, Catalani e Boito, l’albergo di Campo dei Fiori era meta ambita di teste coronate.
Ecco allora che l’Ente provinciale per il Turismo di Varese decide di organizzare un concorso nazionale a premi dal titolo “Il Varesotto vi attende”, «nell’intento di valorizzare e far meglio conoscere le singolari caratteristiche ambientali e turistiche del Varesotto». L’ente ha stampato una serie di sei cartoline con gli acquerelli del pittore ligure Gino Frattini che illustrano altrettanti luoghi topici del turismo varesotto: il Lago di Lugano visto da Porto Ceresio, la sponda del Lago Maggiore da Laveno a Luino, Luino, Viggiù (dove tra l’altro soggiornarono Puccini e Renato Simoni), il Sacro Monte e la via Verdi di Varese, con tanto di leggendaria magnolia fiorita a villa Baroggi.
Le sei cartoline erano riunite in una elegante busta contenente il regolamento e una cartolina postale (da affrancare con lire 8) con la seguente dicitura: «Se lei si trovasse nei luoghi illustrati da queste cartoline come ne esprimerebbe le bellezze usando non più di 21 parole? Tenga presente che, oltre alla forma e al concetto, sarà apprezzata la maggior brevità».
Il concorso ebbe inizio il 1° giugno 1948 e terminò il 30 dello stesso mese, e a valutare gli scritti furono chiamati tre scrittori italiani di chiara fama: Achille Campanile, celebre umorista, Dino Falconi, sceneggiatore e regista, e il comasco Carlo Linati, appassionato camminatore e ciclista e gran frequentatore delle nostre zone. I premi non erano di poco conto: in palio c’erano infatti soggiorni gratuiti di una settimana per due persone al Grand Hotel Campo dei Fiori, agli alberghi Europa, Riposo, Magenta, Manzoni e Ticino di Varese (con viaggio in prima classe pagato dalla località di residenza dei vincitori) e in una serie di hotel della provincia, a Viggiù, Piambello di Boarezzo, Marchirolo, Porto Ceresio, Porto Valtravaglia, Sacro Monte (Camponovo) e Comerio (Bel Sit). Gli organizzatori si premuravano di informare i vincitori «che agli effetti del godimento dei premi soggiorno è assicurata l’ospitalità nel periodo migliore per la villeggiatura nel Varesotto, dal 20 agosto al 30 settembre».
Chi voleva partecipare poteva chiedere la busta con le cartoline direttamente all’Ente turismo di Varese e ottenere informazioni presso tutti gli Enti Turismo, le Aziende di Soggiorno e gli Uffici Viaggi. È interessante leggere poi, in fondo al bando di concorso, che la distribuzione delle cartoline era stata autorizzata «per tutta la Repubblica dalla Questura di Varese il 17 maggio 1948».
La repubblica era appena nata ed era forse motivo di orgoglio scriverlo a chiare lettere dopo gli anni bui della dittatura e della monarchia. Ultima nota interessante (abbiamo acquistato il kit originale in un noto sito di commercio online) sul retro della busta contenente le cartoline è stampata una cartina del Varesotto con tanto di linee ferroviarie a uno e due binari, del tranvai, oltre ad autostrade, strade carrozzabili, funicolari e traghetti, il tutto sotto la denominazione “La zona turistica varesina”.
«Tempi belli quei che rievochiamo…» verrebbe da dire proprio con Dino Falconi, autore con Biancoli del fortunato “Düra minga”, immortalato da De Sica e Melnati negli anni ’30. Ma le meraviglie nostrane sono ancora lì, gli scrittori per la giuria abbondano, e chissà mai che qualche persona di buona volontà riproponga, a distanza di 77 anni una nuova versione del concorso, il cui originale peraltro precorreva cose come Twitter con le sue 21 parole per raccontare la bellezza. Oggi come allora “il Varesotto vi attende”.















