Busto Arsizio - 17 dicembre 2025, 16:33

Insetti nella pasta alle Tommaseo, stop alla “schiscetta”, si torna al pasto in classe. L’assessore: «Sicurezza prioritaria, attendiamo le analisi»

Dopo la protesta del pasto da casa, oggi gli alunni delle Tommaseo sono tornati a usufruire regolarmente del servizio mensa. Chiara Colombo avverte sui rischi del «fai da te» in aula, attende i risultati delle analisi e il confronto di domani con i genitori

Insetti nella pasta alle Tommaseo, stop alla “schiscetta”, si torna al pasto in classe. L’assessore: «Sicurezza prioritaria, attendiamo le analisi»

Tutto è nato dallo spiacevole episodio di lunedì, quando in alcuni piatti serviti alla scuola primaria “Tommaseo” sono stati rinvenuti dei piccoli insetti (LEGGI QUI), identificati come punteruoli del grano. Un incidente che ha immediatamente fatto scattare l'allarme tra le famiglie, portando ieri (martedì) un gruppo di genitori a mandare i figli a scuola muniti di “schiscetta”.
Oggi, però, l'emergenza sembra rientrata, anche dopo le spiegazioni della preside Cristina Parisini (LEGGI QUI): gli alunni sono tornati a usufruire regolarmente del servizio di refezione fornito da Euroristorazione, consumando il pasto fornito dalla ditta direttamente nelle proprie aule insieme ai compagni, come da prassi nell'istituto di via Raffaello Sanzio che non dispone di un locale mensa dedicato. 

A fare il punto sulla delicata vicenda interviene l'assessore all'Istruzione Chiara Colombo, che frena sugli entusiasmi dell'autonomia alimentare e invita le famiglie a un confronto costruttivo, sottolineando come Palazzo Gilardoni non sia rimasto a guardare.

I rischi del “fai da te” in aula
L'assessore comprende lo stato d'animo dei genitori, ma mette in guardia sui rischi concreti di una gestione autonoma del pasto, specialmente in una scuola dove si mangia sui banchi. «Capisco il disgusto e la rabbia del momento, ma attenzione: il bambino che porta il panino da casa può rappresentare un rischio involontario per gli altri», spiega Chiara Colombo. «In un contesto in cui si mangia in classe, a stretto contatto, se un compagno è allergico e viene a contatto con cibo portato da fuori non controllato, chi se ne assume la responsabilità? Nelle scuole c'è un protocollo rigoroso sugli allergeni che col pasto domestico verrebbe meno».

Contratto in scadenza e attesa per le analisi
L'Amministrazione non minimizza l'accaduto – la presenza di punteruoli del grano in una partita di pasta – e attende risposte certe. «L’errore c’è stato e si ammette», continua Colombo. Il Comune è in attesa dei risultati delle analisi, sia quelle commissionate internamente dall'azienda di ristorazione, sia quelle di ASST.
«Speriamo di avere in mano gli esiti già domani sera (giovedì, ndr), nel corso del confronto con i genitori», auspica l'assessore. La situazione è monitorata con estrema attenzione anche perché Euroristorazione gestisce circa 3.000 pasti al giorno per il Comune di Busto Arsizio e il contratto d'appalto è attualmente in scadenza. «Se verranno accertate negligenze, scatteranno le penali previste. Dobbiamo capire se l'errore è stato nello stoccaggio o nel servizio, ma esigiamo chiarezza».

Il plauso alla Dirigente
L'assessore Colombo sottolinea inoltre la correttezza dell'operato della dirigente scolastica Cristina Parisini, che si è trovata a gestire l'emergenza con equilibrio, concedendo una deroga lampo per rasserenare gli animi ma richiamando subito al rispetto delle regole per la tutela collettiva. «La preside ha agito bene ed è giusto che sia cauta nel non permettere il pasto da casa senza le dovute garanzie regolamentari. Non è una cosa che si improvvisa, soprattutto mangiando nelle aule: serve organizzazione per evitare contaminazioni e garantire la sorveglianza».

«Il Comune si è attivato subito»
L'assessore tiene a precisare che la macchina amministrativa ha risposto con la massima celerità all'emergenza. «Noi tutto quello che potevamo fare l'abbiamo fatto nel momento stesso in cui ci è stato dato l'allarme - specifica l'assessore - Siamo subito intervenuti appena la preside ci ha fatto la segnalazione».
Il Comune respinge l'idea di un'amministrazione inerte: sono stati immediatamente attivati i canali di controllo, sollecitando l'azienda e gli enti preposti alle verifiche. «Purtroppo nell'ingranaggio è capitata questa cosa, ma siamo intervenuti subito», ribadisce l'assessore, evidenziando come la responsabilità dell'incidente ricada sulla fornitura o sullo stoccaggio, ma che il Comune sta vigilando affinché vengano prese le misure (e le eventuali sanzioni) del caso.

L'incontro chiarificatore
L'appuntamento per chiudere il cerchio è fissato per giovedì alle 17.30 a scuola. Al tavolo siederanno la preside, l'assessore, i responsabili della ditta e il nutrizionista, pronti a confrontarsi con i rappresentanti dei genitori. L'obiettivo è ristabilire la fiducia nel servizio pubblico, garantendo che i controlli, già intensificati in queste ore, proseguano col massimo rigore.

Giovanni Ferrario

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