Da domani a domenica 14 dicembre si terrà a Roma l’ultimo grande evento giubilare, il Giubileo dei detenuti. Si sono iscritti circa seimila pellegrini per lo speciale Anno Santo rivolto ai detenuti, con i loro famigliari, agli operatori delle carceri, alla polizia e all’amministrazione penitenziaria. I partecipanti provengono da circa 90 Paesi, tra cui Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Polonia, Germania, Indonesia, Messico, Madagascar, Brasile, Colombia, Stati Uniti, Guinea Bissau, Filippine, Taiwan, Australia.
Al Giubileo saranno presenti anche rappresentanti dalla Casa Circondariale Rebibbia Nuovo Complesso, dalla Casa Circondariale di Rebibbia femminile e dall’Istituto penale minorile di Casal del Marmo di Roma, dagli istituti di pena di Brescia, Teramo, Pescara, Rieti, Varese, Forlì, dal carcere minorile San Vittore di Torino.
Attese a Roma delegazioni di pellegrini organizzate dalla pastorale penitenziaria del Portogallo, dalle diocesi spagnole di Barcellona, Siviglia, Asidonia-Jerez, Merida-Badajoz, Valencia, Cordoba, da Malta, dal Cile, e un gruppo di 500 pellegrini sarà accompagnato dall’Ispettorato Generale dei cappellani delle carceri italiane. Prenderanno parte all’evento anche alcune autorità italiane del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria italiana.
Domenica 14 dicembre, alle 10, papa Leone XIV celebrerà la messa nella Basilica di San Pietro. Le ostie per la celebrazione saranno donate dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti attraverso il progetto «Il senso del Pane», che dal 2016 coinvolge più di 300 detenuti ogni anno nella creazione di ostie destinate a oltre 15.000 tra diocesi italiane e straniere, congregazioni religiose, parrocchie, monasteri e realtà cristiane. Le ostie che saranno consacrate durante l'Eucaristia del Giubileo dei Detenuti provengono dai laboratori eucaristici delle carceri di Opera, San Vittore e Bollate.
(Dav/Adnkronos)




