Nell'hockey non esistono finali da vincere a dicembre, né partite senza ritorno ma piccole stelle a cui regalare un cielo dove brillare: la final four di Coppa Italia alla Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena per i Mastini sono esattamente questo. Una cattedrale, la più grande in cui siano mai entrati i gialloneri dai tempi della Kronenbourg e della Shimano, dove poter portare il proprio pubblico e una città che farà vedere quanto amore per hockey sia passato, scorra nel presente e abbia voglia di futuro in una culla di ghiaccio dove c'è tutto: passione, tradizione e bacino d'utenza. Tutto, poi, potrà accadere dal 9 all'11 gennaio nelle final four olimpiche (leggi QUI), dove Massimo Da Rin si ritroverebbe d'incanto a poter chiudere il cerchio rimasto aperto dalle finali della Meranarena del gennaio 2020. Perché nello sport, come nella vita, certi amori come certe storie fanno giri immensi e poi ritornano. Il Varese e questo coach, al di là di tutto e tutti, sono nati per sfide come quelle. Ma, prima di tutto, bisogna arrivarci. E per farlo serve recuperare qualche punto perso (troppi gol falliti, troppi gol regalati) nelle ultime tre gare, allungando il +6 sulle quinte (la Valpe e il Fassa) a 7 partite dalla fine della regular season che regalerà alle prime quattro l'Arena Santa Giulia, in attesa di Varese-Caldaro di sabato 20 dicembre che non sarà affatto scontata come qualche uomo di poca fede oggi può credere.
Stasera a Bressanone tornano Alessandro Re e Gianluca Tilaro, fondamentali per dare sostanza e "occhi giusti" alla difesa (l'età, in Ihl, può essere l'arma in più visto che Alessandro ha 39 anni proprio come Diego Iori, a nostro avviso uomo decisivo dell'Alleghe sette giorni fa), oltre all'istinto killer e quella "differenza" letale nell'uno contro uno, o contro zero, tipici di Tilaro che sono mancati fin qui. Basta tanto poco perché un meccanismo che sembrava girare a meraviglia torni a farlo e quel "tanto poco" può essere racchiuso proprio in questi ritorni. Così come nel ritorno al gol di Bastille, che è pur sempre lo stesso giocatore che avevamo ammirato fino a qualche settimana fa: basterebbe un golletto e una grande prova per sbloccarsi e vedere il presente e il futuro, suo e nostro, sotto una luce diversa.
Mancherà Pippo Matonti, impegnato nel raduno azzurro di Asiago e da settimana prossima nel mondiale under 20 di prima divisione gruppo B (avversarie dell'Italia saranno Ungheria, Giappone, Estonia, Polonia e Lituania sul ghiaccio della Fiera di Rho: la prima classificata sarà promossa in prima divisione gruppo A mentre l’ultima sarà retrocessa in seconda divisione gruppo A; si comincia lunedì 8 dicembre alle ore 16 con Polonia-Italia, mentre martedì 9 alle 20 ecco Italia-Lituania aperta gratuitamente al pubblico registrandosi QUI), ma Pisarenko potrà dimostrarci di essere decisivo, come già lo è stato fin qui, mentre in panchina ci sarà Edoardo Pavanello, portiere sedicenne del farm team di Pinerolo.
Da Rin cambierà qualcosa nelle linee, ma la sostanza per noi, per i coraggiosi che saliranno in Alto Adige e per chi palpiterà dalle 20 in diretta grazie a Radio Village Network (non c'è brivido più grande dell'hockey alla radio), davanti a Fisgtv o anche solo seguendo gli aggiornamenti sull'home page di VareseNoi è la stessa di qualche mese fa: crediamo in questa squadra, e ci crediamo soprattutto ora, a differenza degli uomini di poca fede. Forza Mastini, portateci a Milano.
QUINTA DI RITORNO
Sabato 6: Pergine-Caldaro (18.45), Appiano-Feltre (19.30), Bressanone-Varese (20), Aosta-Dobbiaco (20), Alleghe-Fassa (20.30), Fiemme-Valpellice (20.30).
Recupero di giovedì: Valpellice-Caldaro 4-5.
CLASSIFICA
Caldaro 41. Alleghe 31 Varese 30. Appiano 28. Valpellice, Fassa 24. Aosta 22. Pergine 19. Fiemme 16. Bressanone 14. Feltre 13. Dobbiaco 8.
SESTA DI RITORNO
Sabato 13: Pergine-Fassa (18.45), Feltre-Varese (19.30), Appiano-Valpellice (19.30), Caldaro-Bressanone (19.30), Dobbiaco-Alleghe (19.30), Aosta-Fiemme (20.45).




