Sociale - 26 novembre 2025, 10:26

IPSSCTS “Luigi Einaudi” di Varese: la scuola dice no alla violenza sulle donne

Panchine rosse, fiocchi bianchi e un flash mob: studenti, docenti e istituzioni insieme per trasformare il 25 novembre in un impegno concreto contro la violenza di genere

Dall’aula alla palestra, il messaggio è forte e chiaro: "La scuola è il primo presidio di resistenza contro la violenza sulle donne". Questo è stato il cuore della Giornata Internazionale per il contrasto della violenza di genere all’IPSSCTS "Luigi Einaudi" di Varese, che ieri, 25 Novembre, ha trasformato le sue due sedi in un laboratorio di impegno civico e memoria. L’Istituto ha inaugurato ufficialmente due Panchine Rosse, simboli permanenti del rifiuto alla violenza, a conclusione di un’intensa mobilitazione studentesca.

Inaugurazioni e Istituzioni in campo

La mattinata ha visto l’inaugurazione delle panchine nelle due sedi: in Via Trentini e in Via Bertolone. Attorno al simbolo della panchina, gli studenti e le studentesse hanno manifestato il loro impegno civico indossando fiocchi bianchi. I corridoi dell'Istituto, nel frattempo, fungevano da mostra intensa con slogan e disegni realizzati appositamente per l'occasione.

L’evento ha richiamato l’attenzione delle massime autorità locali e provinciali. Presenti l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Varese, Dott.ssa Rossella Di Maggio, la Dott.ssa Luisa Cortese per gli Stati Generali delle Donne e la Dott.ssa Lelia Mazzotta dell’Ufficio Scolastico Territoriale, oltre a rappresentanti di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri, e dell’Associazione EOS.

La Dirigente Scolastica, Dott.ssa Samantha Emanuele, ha evidenziato il ruolo cruciale dell'educazione: «Vedere i nostri corridoi e le nostre panchine riempirsi dell'impegno dei ragazzi ci dice che non siamo soli in questa battaglia».

L’Ora dei Ragazzi: Peer Education e Info Point

L’iniziativa è stata frutto del lavoro coordinato dalle docenti referenti Prof.ssa Angela Carbone e Prof.ssa Paola Di Muccio, che hanno coinvolto tutto l'istituto. La mobilitazione, infatti, è partita dalle classi. 

Particolarmente significativa è stata l’azione degli studenti di 3M e 4O, che, formati come peer educator, hanno guidato discussioni e attività con i compagni del biennio per affrontare il tema degli stereotipi e delle relazioni affettive sane con un linguaggio vicino ai più giovani. Inoltre, le classi 1M e 2L hanno realizzato a mano -  col supporto della prof.ssa Nappo - i fiocchi bianchi, indossati da studentesse e studenti per dire no alla violenza di genere; sempre in 2L è nato il dipinto su tela che fa da cornice a una delle panchine rosse. Altre classi hanno prodotto cartelloni, foto, video, installazioni, riflessioni che hanno riempito le sedi di via Bertolone e via Trentini. Gli studenti della classe 4C dei servizi culturali e dello spettacolo, coordinati dai prof. Tiziano Tarantini e Laura Vitrani, si sono occupati, invece, della comunicazione visiva: con video e foto hanno voluto immortalare questo importante giorno di riflessione.

Il Culmine Emotivo: un abbraccio collettivo

Il momento più toccante della giornata è arrivato nel primo pomeriggio. Decine di studenti, sotto la guida delle docenti Carbone e Di Muccio e su idea delle ragazze della 3G, hanno messo in scena un commovente Flash Mob in palestra. Attraverso una coreografia essenziale, silenzi e musica, è stato espresso il rifiuto corale alla violenza.

Il gesto finale ha coinvolto anche le autorità presenti e i docenti, in un grande abbraccio simbolico che ha unito la comunità scolastica e le istituzioni, sancendo l'impegno comune. L’Einaudi ha dimostrato che, nel giorno del 25 Novembre, la scuola non si limita a ricordare, ma sceglie di schierarsi, dando voce ai suoi studenti come protagonisti attivi del cambiamento.

C.S.

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