VIDEO. Varesina, la paura è difficile da battere (0-0). Ma si può: basta fare come il portierino classe 2008 Lorenzo Maddalon

La paura è difficile da battere, soprattutto quando non sei abituato ad affrontarla e quando ti trovi nei bassifondi senza sapere perché. Forse non serve nemmeno quel qualcosa in più che, a turno, sembra mancare ogni volta alla Varesina per riuscire a vincere la seconda partita in campionato dopo quella di Sondrio (una sola, sporca vittoria e il mondo, la classifica, una nuova settimana di lavoro sembrerebbero ben diversi): la paura si batte con quello che ognuno ha dentro sé. Se potessimo dire qualcosa agli uomini di Spilli, oggi diremmo questo: "Alla fine di tutto conta tagliare il traguardo, qualunque esso sia. E il traguardo oggi è la salvezza. Che può valere come una promozione ripensando a come si sono messe le cose, alle avversità trovate, a un percorso che ogni domenica pare inventarsi un ostacolo sempre nuovo e sempre diverso. Salvarsi non significa saper vincere, ma anche accontentarsi di non perdere. E, oggi, non si è perso".

La Casatese, alla nona partita senza sconfitte, è una squadra che possiede tutte le certezze che oggi mancano alla Varesina: eppure non si è perso. Certezze difensive con quel califfo di Pozzoli (numero 2 onnipotente e onnipresente), certezze nel saper fare la cosa giusta al momento giusto, certezze nel dosare capacità di chiudersi e offendere, certezze date dalla solidità, dal percorso e della classifica: eppure non si è perso. La Casatese ha saputo spingere e ha provato a colpire, trovando sulla sua strada un portierino classe 2008 come Lorenzo Maddalon: alla prima da titolare in campionato anche per via dell'assenza del 2007 Vaz (squalificato) poteva tremare e poteva cadere eppure non l'ha fatto, anzi ha salvato i suoi, anche con l'aiuto dei legni, perché ha opposto alla paura la spensieratezza, la normalità, la sua voglia di esserci e fare vedere chi è. La sua voglia di salvarsi e salvare la Varesina: se ce l'ha Maddalon, perché non devono averla anche tutti gli altri, a partire da chi magari è fermo all'ultimo grande campionato e non riesce a riposizionarsi in una situazione di classifica in cui serve affrontare ogni partita come fosse l'ultima, o la prima di una nuova storia senza guardare indietro a quello che è stato?

Prima dell'infortunio a un guardalinee, che ha provato anche a rientrare ma ha dovuto alla fine dare forfait ed essere sostituito grazie a un arbitro presente in tribuna, la squadra di Spilli era apparsa attenta, precisa, dura e compatta in difesa (contro questi avversari, serviva questo), a costo di risultare meno sciolta e pungente in attacco; è bastato un quarto d'ora di pausa del gioco a riproporre un finale di partita diverso e di pura sofferenza rossoblù, con Avinci vicinissimo al gol e gli ospiti a premere come forsennati dando l'idea di poter trovare la chiave della vittoria, eppure la Varesina ha saputo piegarsi senza spezzarsi, grazie anche alle parate di Maddalon e a un pizzico di quella fortuna riavuta dalla sorte dopo tutte le sfortune e le beffe patite. Non è forse questa capacità di sbandare eppure di restare in corsa ad essere la prima dote di chi deve salvarsi?

«C'è un po' di paura con la testa che involontariamente torna indietro alle beffe subite, ma per toglierla di mezzo servirà tempo. Ripartiamo dagli zero gol subiti - le parole di mister Spilli - Per come sono fatto avrei dovuto inserire un attaccante in più, ma ho evitato adattandomi alla situazione in cui siamo. I ragazzi sono stati bravissimi per tutto l'impegno che ci hanno messo, magari pagando un po' di lucidità in fase offensiva. Il portiere Maddalon? Abbiamo preso la palla al balzo dell'assenza di Vaz per schierare un 2008 in porta in una partita importante e lui ci ha ripagato con coraggio, dopo i progressi incredibili mostrati negli ultimi mesi di preparazione con Spadavecchia. Vorrei che questo messaggio di coraggio arrivasse a tutti».

Varesina-Casatese Merate 0-0
Varesina (3-4-3): Maddalon, Grieco, Cavalli, Pirola; Miconi (45’ st Chiesa), Andreoli, Rosa, Testa; Baud Banaga, Costantino (54’ st Guri), Camarlinghi (43’ st Franzoni). A disposizione: Bovi, Chiesa, Guri, Ornaghi, Serraglia, Grassi, Valisena, Tassani. All: Spilli.
Casatese Merate (4-3-1-2): Lionetti, Pozzoli, Milani, Corno, Geddo; Losa, Ndao, Mendola; Mecca (32’ st Diana); Goffi, Avinci. A disposizione: Bragotto, Sevietti, Duca, Rozzi, Cabori, Braida, Donini, Gningue. All: Commisso
Arbitro: Emanuele Boccuzzo di Reggio Calabria (Minopoli di Napoli e Moschella di Reggio Calabria)
Note - Angoli: 1-8. Ammoniti: Diana (C), Franzoni (V), Goffi (C). Clima soleggiato, circa 400 spettatori, campo in perfette condizioni. Recupero: 0’ + 14’

Serie D Girone B 
Undicesima giornata: Brusaporto-Virtus CiseranoBergamo 1-0, Castellanzese-Pavia 0-0, Folgore Caratese-Breno 2-1, Nuova Sondrio-Milan Futuro 1-0, Oltrepò-Scanzorosciate 1-1, Real Calepina-Caldiero 1-1, Varesina-Casatese Merate 0-0, Villa Valle-Chievo 0-2, Vogherese-Leon 1-3.
Classifica
Chievo 26. Folgore Caratese, Brusaporto 23. Casatese 18. Villa Valle, Milan Futuro 17. Castellanzese 16. Caldiero 15. Leon, Breno 14. Real Calepina 13. Oltrepò (-1) 12. Virtus CiseranoBergamo, Scanzorosciate 11. Vogherese 10. Varesina, Pavia 9. Nuova Sondrio 4.
Dodicesima giornata, domenica 16, 14.30: Breno-Oltrepò, Caldiero-Folgore Caratese, Casatese-Villa Valle, Chievo-Brusaporto, Leon-Varesina, Milan Futuro-Real Calepina, Pavia-Vogherese, Scanzorosciate-Castellanzese, Virtus CiseranoBergamo-Nuova Sondrio.
Coppa Italia Serie D, ottavi di finale, mercoledì 19 novembre (14.30): Club Milano-Varesina