Politica - 06 novembre 2025, 15:02

"Un mare di solidarietà": sala piena a Belforte per l’incontro con Paolo Romano sulla Global Sumud Flotilla. «Ho subito un centesimo di quello che subiscono ogni giorno i palestinesi»

Nel salone della Cooperativa di Belforte l'appuntamento organizzato dai Giovani Democratici della Provincia di Varese: il consigliere regionale ha raccontato la sua esperienza a bordo della Global Sumud Flotilla. «La mia testimonianza non vuole dipingerci come gli eroi che non siamo, ma aiutarci a prendere coscienza della disumanizzazione che ogni giorno il popolo palestinese subisce»

Grande partecipazione all’incontro con Paolo Romano sulla Global Sumud Flotilla. Oltre cento persone hanno partecipato, mercoledì 5 novembre, all’incontro che si è svolto nel salone della Cooperativa di Belforte a Varese, organizzato dai Giovani Democratici della Provincia di Varese. Una risposta significativa da parte della cittadinanza, che ha riempito la sala e dato vita a un momento intenso di ascolto e confronto sui diritti umani e sulla situazione in Palestina.

Protagonista della serata è stato Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del PD, che ha raccontato la sua esperienza a bordo della Global Sumud Flotilla: il viaggio, l’intercettazione, la detenzione e, soprattutto, l’incontro con un’umanità che resiste nonostante le continue violazioni dei diritti fondamentali.

Le sue parole, intense e dirette, hanno profondamente colpito il pubblico: «Pensate che quello che ho subito io è solo un centesimo di quello che subiscono ogni giorno i palestinesi. Io almeno avevo la certezza che i miei cari stessero bene a casa. La mia testimonianza non vuole dipingerci come gli eroi che non siamo, ma aiutarci a prendere coscienza della disumanizzazione che ogni giorno il popolo palestinese subisce».

In dialogo con lui, Riccardo Tomaiuoli, promotore dell’iniziativa insieme ai Giovani Democratici, ha sottolineato l’importanza di costruire consapevolezza e responsabilità collettiva: «Bisogna rompere la catena dell’odio che Israele continua a perpetrare. La cosa che stupisce è che soprattutto le nuove generazioni siano le più radicalizzate. Abbiamo deciso di donare una copia di “Baol” di Stefano Benni alla biblioteca Bruna Brambilla della scuola media Anna Frank: è il libro che Paolo aveva portato sulla Flotilla e che i soldati gli hanno strappato. Un gesto simbolico, perché i ragazzi che crescono nella nostra città sappiano guardare il male e riconoscerlo. Per affrontarlo e combatterlo.»

L'iniziativa è stata accolta con attenzione e partecipazione, confermando il bisogno di momenti pubblici in cui fare memoria, informarsi e costruire percorsi di pace e giustizia.

I Giovani Democratici ringraziano tutte le persone intervenute, CGIL Varese, Libera Varese, Arci Varese e la sezione ANPI di Varese “Claudio Macchi” per l’adesione all’iniziativa e la Cooperativa di Belforte per l’ospitalità.

Cliccando QUI la registrazione della serata

Comunicato stampa


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