«La proposta dell’Università dell’Insubria di utilizzare la Caserma Garibaldi rappresenta una prospettiva concreta per ridare valore e vita al cuore di Varese. La città ha bisogno di riappropriarsi di spazi oggi degradati o occupati da malintenzionati, restituendoli a funzioni pubbliche e comunitarie»: lo dichiara Matteo Bianchi, commentando l’interesse accademico verso l’immobile di piazza Repubblica.
«Già nella campagna del 2021 avevamo proposto di destinare la Caserma Garibaldi a un utilizzo pubblico e aperto - prosegue Bianchi - capace di generare sicurezza e partecipazione. L’idea di un polo universitario si concilia con questa direzione. Una funzione pubblica generalista è la strada giusta per contrastare sacche di degrado che colpiscono la comunità varesina».
«Varese può e deve ambire a diventare una città universitaria, attrattiva per i giovani e connessa con la conoscenza e l’innovazione. Varese città aperta alle sane contaminazioni. Non dubito - aggiunge Bianchi - che il sindaco e l’amministrazione comunale siano sulla stessa lunghezza d’onda perché le idee buone non sono di destra o di sinistra, ma semplicemente vanno attuate, insieme, per il bene della città. In tal senso c’è la mia massima disponibilità».




