Mastini-Appiano è una partita per ritrovare sé stessi. Tutti un passo indietro per regalare qualcosa agli altri: alla Vanetti

Noi crediamo fermamente in questo gruppo. E pensiamo che sei schiaffi capaci di lasciare il segno non siano arrivati per caso, ma per un motivo ben preciso. E cioè ricordare a tutti, noi compresi, che nell'hockey puoi anche chiamarti Varese e arrivare da 14 gol fatti e 2 subiti in due partite ma, se non pattini più dell'avversario, se non lotti più dell'avversario, se non hai almeno la stessa umiltà dell'avversario, se non cancelli il nome sulla schiena - il tuo passato, il tuo presente, le tue statistiche, le tue vittorie - per appiccicarci solo quello dei "Mastini", se ti pensi arrivato solo perché i tifosi ti applaudono sempre perdi qualcosa più che una partita come quella con il Caldaro. Perdi te stesso, il tuo orgoglio, la tua partita con qualcosa che si chiama cuore giallonero. Un cuore che puoi ferire, ma non tradire. Un cuore che magari a volte può non bastare per vincere con l'Alleghe e il Caldaro, ma che deve bastare per perdere dopo essere usciti dal ghiaccio a piedi nudi per avere consumato anche le lame e le suole dei pattini.

Noi crediamo fermamente in questo gruppo perché domani sera con l'Appiano (20.30, Acinque Ice Arena), sabato a Dobbiaco e in tutte le altre partite che mancano nei prossimi mesi il 6-1 di Caldaro non se ne andrà né con una, né con due, né con tre, né con dieci o cento semplici vittorie, ma resterà d'esempio di quello che va fatto, sempre, da una squadra che porta il nome dei Mastini. È una fortuna. Una svolta. Un'opportunità. Un'ombra (e senza la tua ombra, sei nessuno). Una crepa sotto i pattini capace di aprirsi ogni volta che i gialloneri non saranno pronti a tutto, perfino a inventarsi qualcosa di impossibile nelle serate di scarsa vena, per non soccombere all'avversario di turno, qualunque sia il suo nome. Meglio senza guantoni, come accaduto a Perino due partite fa, che senza attributi.

Noi crediamo fermamente in questo gruppo perché sappiamo che è composto da persone che non hanno bisogno di noi o del giornale per sapere queste cose. Anche se forse noi possiamo servire a rispolverare qualcosa dello spirito giallonero scrivendo che perché non diventi un alibi l'insostituibilità di Andrea Vanetti, l'uomo a cui ci siamo sempre aggrappati per non affondare, e capace di aggrapparsi all'anima e al cuore dei compagni per non farli affondare, si deve mostrare in pista qualcosa di lui. Anche ora, in attesa del suo ritorno. E questo qualcosa si chiama essere tutti un passo indietro, ma allo stesso tempo un passo avanti. Perché un passo indietro significa regalare agli altri un po' delle proprie emozioni. Ecco: tutti un passo indietro per regalare qualcosa di noi stessi a un compagno, a un tifoso, al gruppo, a chi crede in noi. 

Vincere domani, quando potrebbero mancare un paio di elementi a Da Rin, ma uno importantissimo anche agli altoatesini, e le prossime partite può essere molto difficile ma può anche essere molto bello. Basta fare emergere i valori, le radici e il sentimento di tutti prima di qualunque ambizione personale. Alla Vanetti.

OTTAVA GIORNATA
Giovedì 30, 20.30: Fassa-Caldaro (20), Bressanone-Dobbiaco (20), Fiemme-Pergine, Varese-Appiano (aggiornamenti di risultato e marcatori sull'home page di VareseNoi), Valpellice-Aosta, Alleghe-Feltre.

CLASSIFICA
Aosta 18. Caldaro 17. Alleghe 16. Varese 14. Appiano 13. Valpellice 12. Fassa 11. Pergine, Feltre 7. Fiemme 5. Bressanone 4. Dobbiaco 2.

NONA GIORNATA
Sabato 1 novembre: Pergine-Valpellice (18.45), Dobbiaco-Varese (19.30), Feltre-Bressanone (19.30), Caldaro-Fiemme (19.30), Aosta-Alleghe (20), Appiano-Fassa (domenica 2, 19.30).