Territorio - 17 ottobre 2025, 11:09

A Casale Litta nasce il sentiero della "Cascina Bruciata": per non dimenticare mai

Cooperativa Sociale di Villadosia, Anpi e Cai di Varano Borghi uniti nel ricordare le storie della Resistenza sul nostro territorio: «C'è anche l'idea di collegare questo percorso alla lapide dei partigiani assassinati a Varano Borghi, valorizzando il percorso a piedi che facevano le donne di Villadosia per andare a lavorare alla tessitura distante 50 metri dal luogo dove furono uccisi Achille Motta e Nino Contini»

I partigiani Achille Motta e Nino Contini uccisi a Varano Borghi

I partigiani Achille Motta e Nino Contini uccisi a Varano Borghi

Il progetto di  tracciare il sentiero denominato della “Cascina Bruciata” nasce dalla volontà e l’impegno di tre associazioni che sono radicate ed operano sul territorio, il Circolo Cooperativa Sociale di Villadosia, l’ANPI sezione Varano Borghi-Lago di Comabbio e la Sottosezione CAI di Varano Borghi.

La volontà e l’esigenza di riscoprire i luoghi e le storie della Resistenza situati sul nostro territorio, prima che la natura e il tempo ne cancellino le tracce, è un’opera utile e necessaria per il nostro presente e per le generazioni future. Questo è lo scopo che la tracciatura di questo sentiero vuole assolvere verso tutti coloro che lo percorreranno.

La “Cascina Bruciata” oggi è un rudere di poche pietre scure, che ne segnano il perimetro, nascosto tra i boschi di Villadosia di Casale Litta nella località Pasquign di sopra.

Negli anni 1943 – 1945 la cascina, situata in una radura tra i boschi, divenne rifugio e punto d’appoggio logistico per militari sbandati dopo l’8 settembre 1943, renitenti alla leva della RSI e partigiani che operavano e si muovevano nei nostri territori, aiutati dalla popolazione locale e, in particolare, da alcuni antifascisti attivi a tra Casale Litta e Vergiate. Scoperta la sua funzione, la cascina fu data alle fiamme dalle camicie nere nel gennaio 1945; divenne per tutti la “Cascina Bruciata”.

Grazie alla sinergia delle tre associazioni si è passati da un’idea ad una realizzazione reale e concreta che sarà fruibile da tutti i cittadini. Ogni associazione ha messo in campo le proprie competenze e conoscenze contribuendo alla buona riuscita del progetto.

Il sentiero è un anello della lunghezza di circa 5 Km con un dislivello di circa 100m, percorribile indifferentemente in un senso o nell’altro. Un tratto iniziale è su strada asfaltata attraverso le vie di Villadosia, il resto del percorso si sviluppa interamente nel bosco, tutto su strada sterrata tranne un piccolo tratto con caratteristiche più da sentiero verso il Masso Erratico Sasso dei Carbonai, sino alla cappelletta di Maria Bambina. Il sentiero è stato tracciato e segnato con la segnaletica orizzontale e cartellonistica verticale secondo i canoni di indirizzo regionale, entrando nel catasto regionale dei sentieri identificato dalla sigla DVA A640-640A-640B.

Il frutto del lavoro svolto verrà presentato domenica 26 Ottobre a partire dalle ore 14 presso il Circolo Cooperativa Sociale di Villadosia via Marconi 23, in occasione dell’inaugurazione del tracciato con la presenza del Corpo Musicale di Villadosia.

«C'è anche in progetto di collegare questo percorso alla lapide dei partigiani assassinati a Varano Borghi valorizzando anche il percorso a piedi che facevano le donne di Villadosia per andare a lavorare presso la tessitura distante 50 metri dal luogo dove furono uccisi i due partigiani Achille Motta e Nino Contini» spiega Giovanni Bloisi, ciclista della memoria e presidente dell'Anpi di Varano Borghi. 

C.S.

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