Nella frazione di Reno di Leggiuno, a due passi della oasi naturalistica della Torbiera e a ridosso dello spettacolare sentiero delle Camelie, da qualche anno l'azienda agricola di Roberta De Rosa produce il gustoso frutto esotico della feijoa (LEGGI QUI), pianta originaria prevalentemente dal Brasile, ma che grazie al clima temperato cresce anche sulle rive del lago Maggiore. Anche quest'anno, l'annata è stata buona.
Roberta com'è andata la produzione delle tue feijoa?
Rispetto al 2023 il raccolto è stato un po’ meno ricco, ma i frutti erano davvero ottimi. Lo scorso anno, durante la fioritura, abbiamo avuto una settimana di freddo che ha rallentato e ridotto l’impollinazione. Non è stato un problema solo per me: anche altri agricoltori della zona hanno lamentato cali nella produzione di mele, prugne e kiwi. La qualità però è stata eccellente. Inoltre, ho imparato molto dall’esperienza del primo raccolto del 2023. Allora avevo “convinto” le piante a lasciar cadere i frutti con qualche scossone di troppo, ma ho scoperto quanto sia importante aspettare che siano loro, maturi, a staccarsi naturalmente. Se raccolti troppo presto, faticano a maturare o non ci riescono affatto.
Per il nuovo raccolto invece quali sono le prospettive?
Sono piuttosto ottimista; nonostante la nevicata del 1° dicembre, che aveva danneggiato diverse piante, le feijoa si stanno dimostrando molto resilienti: anche dopo la rottura di rami importanti, stanno emettendo nuovi getti vigorosi. Quest’anno, come in passato, mi segue l’agronomo siciliano, il dottor Fontana. Ha una straordinaria capacità di “leggere” le piante: anche a distanza, solo grazie a fotografie e domande mirate, individua con precisione di cosa hanno bisogno. A settembre è venuto di persona a visitare il frutteto, insieme alla moglie e ha potuto vedere di persona quanto i frutti crescano sani e forti. Se il clima non ci gioca brutti scherzi, ci aspetta davvero un bel raccolto.
Una produzione così buona apre anche a nuove prospettive di trasformazione?
Certamente, quest’anno potrei non limitarmi alla vendita del frutto fresco, ma provare con marmellate dolci e salate, chutney, liquori o frutta sotto spirito. Ho già qualche contatto a cui rivolgermi, ma prima aspetto di avere conferme sulla quantità di produzione. In ogni caso, chi fosse curioso e volesse sperimentare può scrivermi: su Google Maps basta cercare Tropico dei Clement per trovare il frutteto e il mio numero. WhatsApp è il modo migliore per contattarmi.
Anche l’anno scorso la vendita del frutto fresco della feijoa è andata bene?
Le feijoa si mangiano volentieri così come sono: hanno un gusto particolare e molto piacevole. E poi c’è il nostro gelataio di Cerro di Laveno, Alessandro della Gelateria Lo Sciabilin; il suo gelato alla feijoa è uno spettacolo. Peccato che i frutti maturino solo tra ottobre e novembre, non proprio la stagione ideale per i gelati. Ma è talmente buono che la gente viene apposta: la gelateria rimane aperta tutti i weekend di novembre e durante il ponte dell’8 dicembre. Dopo tutto, le cose rare hanno sempre un valore speciale.




