Con l’uscita di campionamento sul Lago Maggiore si è concluso il secondo ciclo triennale di avvicinamento all’ecologia delle acque interne che coinvolge gli studenti del Liceo Sereni di Laveno Mombello.
Il corso, svolto a titolo gratuito dall’idrobiologo Fabrizio Merati a supporto delle iniziative del Comitato Bandiera Blu per Cerro, si articola in lezioni teoriche e di campo che coinvolgono gli studenti delle classi prime, seconde e terze del liceo di Laveno Mombello.
I primi due anni affrontano alcuni aspetti dell’ecologia fluviale attraverso presentazione e svolgimento su campo di monitoraggi dello stato qualitativo del Torrente Boesio, svolti in collaborazione con il corpo docente del Sereni e con la partecipazione attiva degli studenti nella fase di campo.
Nel terzo anno gli studenti sono coinvolti nella predisposizione e successiva realizzazione di campionamenti e analisi idro-qualitative del Verbano mediante prelievi e analisi delle acque del lago all’interno del golfo di Laveno in strati d’acqua compresi tra la superficie ed i 50 metri di profondità.
I campionamenti sono effettuati da imbarcazione con strumentazione professionale.
Dalla superficie fino ai 10 metri di profondità le temperature delle acque appaiono omogenee con percentuale di saturazione dell’ossigeno elevate. Dai 10 ai 20 metri di profondità si assiste ad un calo drastico delle temperature accompagnate da una consistente riduzione dell’ossigeno. Negli strati inferiori fino ai 50 metri, temperature e ossigeno si mantengono su valori prossimi e omogenei rispetto ai 20 metri.
Sulla base dei risultati ottenuti il Lago Maggiore, nella stazione di campionamento di Laveno, si trova ancora in una condizione di stratificazione termica con uno strato superficiale chimicamente omogeneo compreso tra la superficie ed i 20 metri ed uno strato ipolimnico altrettanto omogeneo compreso tra i 20 ed i 50 metri. La zona del termoclino di variazione tra lo strato superficiale e quello profondo si colloca tra i 10 ed i 20 metri. La zona più profonda, sebbene in condizioni di scarsa ossigenazione, appare ancora compatibile con le esigenze fisiologiche delle specie ittiche più esigenti (salmonidi).




