Un sabato mattina di sole e di emozioni ha fatto da cornice all’open day della Fondazione Molina Onlus, che oggi – sabato 20 settembre – ha aperto le proprie porte per celebrare i 150 anni di storia. L’iniziativa, attesa e molto partecipata, ha preso il via alle ore 10 con il presidente Michele Graglia e il direttore generale Carlo Nicora in prima fila ad accogliere i visitatori.
Non solo un saluto formale, ma una vera e propria condivisione: Graglia e Nicora hanno raccontato con orgoglio e passione il cuore pulsante di una realtà che da un secolo e mezzo è punto di riferimento per Varese.
Il tour: dai reparti alla Casa del Sollievo
Il percorso ha mostrato ai visitatori la straordinaria complessità della Fondazione, che oggi conta 500 ospiti e 500 dipendenti. Dalla Casa Caravati con i suoi reparti ad alta intensità di cura alla Cappella San Pio X, dal Centro Diurno Integrato per persone con Alzheimer al grande parco riqualificato, ogni tappa ha restituito l’immagine di un luogo vivo, dove la cura è intrecciata alla relazione.
Particolare emozione ha suscitato la visita alla Casa del Sollievo, il nucleo di cure palliative inaugurato nel 2023. Qui l’attenzione non è rivolta solo all’ospite nella fase terminale di malattie croniche, ma anche alle famiglie, accompagnate con sostegno psicologico e umanità. «Non è un hospice – hanno spiegato gli operatori – ma un luogo che cerca di alleviare le fatiche e restituire dignità fino all’ultimo istante».
L’umanità al centro
A colpire i visitatori non sono state solo le strutture e i servizi – come la sala di fisioterapia, la farmacia interna, gli ambulatori aperti anche agli esterni o la stanza Snoezelen per la stimolazione multisensoriale – ma soprattutto le persone. Medici, infermieri, educatori, volontari: tutti hanno trasmesso la passione per un lavoro che è prima di tutto vocazione.
La serenità degli ospiti, molti dei quali hanno partecipato alle attività della giornata, ha restituito il senso profondo di questa RSA: una casa dove non si vive in attesa, ma nel presente. «Il Molina non è un luogo d’attesa, ma di presenza – ha ribadito il Direttore Generale Nicora –. Qui il tempo non scorre contro, ma cammina insieme».
Il valore delle relazioni
Dal verde terapeutico del giardino e dell’orto – dove gli aromi delle piante officinali stimolano i sensi e favoriscono il benessere – al colore lilla scelto come simbolo delle fragilità, il tour ha sottolineato l’importanza di un approccio che mette al centro la persona, con i suoi bisogni fisici, psicologici ed emotivi. Non mancano infatti i servizi di supporto psicologico dedicati non solo agli ospiti, ma anche alle famiglie e agli stessi operatori, chiamati quotidianamente ad affrontare dolore, deficit cognitivi e disturbi comportamentali.
Una festa per tutta la città
L’open day, arricchito da attività per bambini, famiglie e volontari, è stato il primo grande appuntamento di un percorso celebrativo che proseguirà fino a dicembre con presentazioni, convegni e momenti culturali.
L’immagine che resta di questa giornata è quella di una comunità aperta, ribadendo con forza il senso di una missione: accompagnare, ascoltare, esserci.





































