FOTO. Un fiume di gente e l'unico vero boom del venerdì sera a Varese: per i cinquant'anni del Golden Egg una festa di popolo

Una festa così non si era mai vista.

Una festa di popolo, l'autentico e unico vero "boom" del venerdì sera a Varese. Può un panino radunare centinaia e centinaia di varesini? Sì, se quel panino è fatto con cura, amore e da quell'impasto unico di accoglienza, semplicità, familiarità, bontà e sorrisi chiamato "Golden Egg". Sì, perché quando una famiglia varesina come quella di Fulvione Solari rappresenta il nostro sentimento e il nostro modo di essere, in cambio riceve la stessa moneta da parte della città, in fila per celebrare i cinquant'anni di un locale che ha sfamato e sfamerà ancora la varesinità più autentica. 

Le foto di Gabriele Gigi Galassi, dell'amico Roberto Bof e di Paolo Ambrosetti, vicino di avventura di Fulvione, parlano da sole, non hanno quasi bisogno dei volti dei protagonisti perché i protagonisti siete voi e siamo noi, da sempre qui è così, e raccontano una storia fatta dal "popolo" e dal re dei panini e di Varese per una notte tutta d'oro, per cinquant'anni, anzi per sempre. 

Le magliette del Golden, stampato anche sulla testa oltreché nel cuore, la via Avegno stracolma per ore in attesa di celebrare il rito collettivo del panino più grande e buono mai sfornato in città, l'animazione delle mascotte - ovviamente con becco e cresta - come alle partite più belle, i dj, la musica, la torta, le sorprese e poi, soprattutto, un fiume di gente: chi c'è sempre stato, chi era portato al Golden da mamma e papà e ora arriva con figli e nipoti, chi varcava la soglia dopo la scuola o dopo le partite di basket e hockey, chi si è allontanato da Varese e quando ci è tornato per prima cosa non ha potuto fare a meno di essere attratto dal profumo del Golden, chi c'è sempre stato, chi non c'è più e chi ci sarà. Tutti qui a dire "grazie" a Fulvione, Barbara, Federico e Lorenzo: cinquant'anni e una festa così, chi se li scorda più?