Finisce con Rocco Perla a battere il guantone sulla stecca rivolta verso l'alto, alla tribuna e alla curva, applaudendo chi lo applaude, nel giro di pista che racchiude un passato (di vittorie), un presente (da avversario) e un futuro per ora ignoto: il filo comune è il rapporto tra il portiere, Varese e il Varese. Che è sport, anzi sportività. Di più: sentimento, riconoscenza, storia. Punto e a capo.
Dopo il giro di pista di Rocco, c'è quello della squadra giallonera che, prima, assiste schierata sulla balaustra al saluto tra gli oltre 600 spettatori presenti all'ultima amichevole pre campionato e il portiere avversario (Rocco la voleva, questa vittoria, e in fondo se l'è presa), e poi pattina sotto il suo pubblico come da tradizione. Qui, gli applausi diventano ancora più fragorosi, quasi da brivido se non sapessimo di cosa è capace questa gente. I giocatori, uno per uno, vengono accolti come se avessero vinto una gara che conta, e invece hanno perso 5-2 contro l'Aosta. Applausi, applausi e ancora applausi per loro, perché le cose che contano e la maturità della gente del Varese questa sera vanno oltre tutto e tutti, ovviamente anche di chi scrive.
In quegli applausi c'è "scritto" questo: è un test e il Varese è in ritardo di almeno due settimane di allenamenti rispetto all'Aosta. Secondo: Perla ha fatto la differenza. Terzo: in difesa, dove è stato lasciato l'uomo solo davanti a Pisarenko in quattro dei cinque gol subiti, manca il passo a giocatori che hanno bisogno di ghiaccio per carburare. Quarto: davanti si è visto molto, azioni, occasioni, intesa, ma è mancato l'ultimo tocco o la lucidità finale e ferale (torniamo al punto: siamo indietro con la preparazione, e soffriremo ancora).
Quinto e ultimo: nel primo tempo, quello giocato davvero alla pari, finché la benzina non ha iniziato a scarseggiare, il Varese ha vinto 1-0 e ha costruito molto. Applichiamo questi 20 minuti, tra un mese, ai tre tempi e pensiamo a cosa potrebbe succedere contro gli stessi avversari, Perla permettendo. Il conto dei tiri, 41-34 per i padroni di casa, legittima quanto detto fin qui. E la nostra-vostra fiducia.
PRIMO PERIODO
A fare la differenza è una zampata di precisione, secca e feroce, di Piroso che sbuca davanti a Perla e lo infila su perfetto assist di Marcello Borghi, udite udite, in power play (prima cosa da segnare sul taccuino). Seconda: il Varese ha più occasioni, anche nettissime (Tilaro sull'azione più bella del tempo imbeccato da Xamin, poi Marcello Borghi e Bastille, questi ultimi sempre soli davanti a Rocco, il canadese partendo da metà campo alla Franchini, quindi Piroso), ma l'Aosta scheggia un clamoroso palo con Gesumaria e Joshua Berger si fa ipnotizzare da Pisarenko al momento di colpire. Bella gara, intensa, con i portieri praticamente perfetti, non fosse per il colpo di Pizzo.
SECONDO PERIODO
Film completamente diverso: l'Aosta sembra più brillante, il Varese perde molti dischi in zona neutra, forse con il serbatoio in riserva (ricordiamo la settimana senza ghiaccio per l'indisponibilità del palaghiaccio e l'inizio della preparazione avversaria a inizio agoso) e così i primi due gol presi che ribaltano la partita sono quasi in fotocopia: Verza pareggia davanti a Pisarenko su assist geniale di Nimenko che spiazza la difesa, quindi Mazocchi mette dentro il 2-1 ospite su passaggio di Cecere dopo soli 28 secondi, sempre a velocità doppia rispetto a quella della retroguardia di casa. Tutto si svolge davanti alla gabbia di Pisarenko, che si vede sbucare due uomini soli a trafiggerlo. È un power play regalato (sei uomini sul ghiaccio) a sentenziare l'1-3 aostano: Noah Berger, ancora solo come nelle precedenti reti subite, batte il portiere giallonero finito a terra dopo un tentativo di intercetto. La difficoltà degli uomini di Da Rin si palesano nei due power play quasi consecutivi con mezze occasioni, e quando Marcello Borghi e Piroso "osano" avvicinarsi alla porta aostana, Perla rende semplici anche le parate difficili.
TERZO PERIODO
Il Varese ricuce temporaneamente lo strappo grazie al secondo gol (2-3) nato da un'azione meravigliosa targata Marcello Borghi-Piroso-Bastille con il primo gol di "Raffaele" in superiorità (entrambe le reti giallonere della serata arrivano con l'uomo in più: altro bel segnale in prospettibva). Poi Lysenko in posizione centrale in velocità infila il disco nell'angolino alto alle spalle di Pisarenko per il poker aostano (fa festa il gruppo di ultrà ospiti con bandiere), prima che una sequela di occasioni varesine fuori di un nulla si concluda con la punizione del quinto gol dopo un rimbalzo, un disco che si alza e ricade giusto dove scatta Joshua Berger per timbrare il 5-2.
LE SCELTE DI DA RIN
Davanti a Pisarenko, ecco la prima linea Makinen-Crivellari con Marcello Borghi-Bastille-Piroso, in seconda Schina-Matonti e, davanti, Perino-Terzago-Venturi, in terza Bertin-Erik Mazzacane e Xamin-Michael Mazzacane-Tilaro, quindi Re, Peterson, Allevato e Fornasetti. In corso di partita, Da Rin cambierà e sperimenterà altre situazioni, cambiando molto: giusto così.
ALTRE PISTE
Ieri sera l'Alleghe ha dato prova di quanto è cresciuto e di come lotterà certamente per il vertice: a Caldaro contro i campioni ha infatti rimontato lo 0-3 (in gol i due finlandesi Saha e Joonas Alanne, Wieser) segnando 4 reti una in fila all'altra per il temporaneo 4-3 delle Civette con due doppiette del ventiduenne Isiguzo e di Edgar De Toni, quindi pari di Reffo a 4 minuti dalla sirena, prima dei rigori con zampata altoatesina finale di Wieser (5-4).
Varese-Aosta 2-5 (1-0, 0-3, 1-2)
Reti: 10'03" Piroso (M.Borghi, Bastille) 1-0 in sup; 23'30" Verza (Nimenko, Gesumaria) 1-1, 23'58" Mazzocchi (J.Berger, Cecere) 1-2, 33'06" N.Berger (Mazzocchi) in sup.; 45'23" Bastille (M.Borghi, Piroso) 2-3 in sup., 48'27" Lysenko (Nimenko) 2-4, 56'01" J.Berger (N.Berger) 2-5
Varese: Pysarenko (F.Matonti); Makinen, Crivellari, M.Borghi, Bastille, Piroso; Schina, M.Matonti, Perino, Terzago, Venturi; Bertin, E.Mazzacane, Xamin, M.Mazzacane, Tilaro; Re, Peterzon, Allevato, Fornasetti. Coach: Massimo Da Rin.
Aosta: Perla (Montini); Lysenko, Sukhytskyi, Mocellin, Nimenko, Verza; De Santi, Gesumaria, N.Berger, J.Berger, Mazzocchi; Cecere, Capra, Helfer, Fraschetta, Lenta; Villanueva, Badoglio, Minniti, Movchan. Coach: Luca Giovinazzo.
Arbitri: Luca Boverio, Riccardo Pignatti (Nicolò Alberti, Giorgio Brenna)
Note - Tiri Va 41, Ao 34. Penalità Va 10', Ao 12'. Spettatori: 600.
Gli appuntamenti con i Mastini
Venerdì 19 settembre, 20.30-21.30: prosegue la consegna degli abbonamenti al bar dell'Acinque Ice Arena in contemporanea con l'ultimo allenamento pre campionato della squadra
Sabato 20 settembre, 18.30: prima giornata di campionato, Varese-Fassa
Altre amichevoli e Supercoppa
Ieri sera: Caldaro-Alleghe 5-4 ai rigori
Domenica 14 settembre, 20, stadio Olimpico di Cortina: si assegna la Supercoppa tra Cortina e Feltre
Martedì 16, 20: Dobbiaco-Alleghe








































